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“Casa San Giuseppe”: su 5 ospiti, tre sono legnanesi sfrattati

Don Lodovici, dopo tre mesi di attività, ha tirato un primo bilancio sullo spazio di prima accoglienza...

Tre legnanesi sfrattati a causa della perdita di lavoro e due stranieri senza tetto. Sono le 5 persone ospitate, in questi giorni, nella "Casa San Giuseppe".

Soddisfatto don Marco Lodovici (nella foto), dopo tre mesi di attività, ha tirato un primo bilancio sullo spazio di prima accoglienza attivato nella parrocchia S.Domenico di Legnano. «La "Casa San Giuseppe" come speravo è tornata alle origini – racconta il sacerdote-. La struttura è rinata attraverso la carità della comunità. Nel progetto sono impegnati 30 volontari e 30 famiglie. Sono loro che si occupano di accogliere i bisognosi della città».

Sono numerosi i legnanesi che in questo periodo di crisi bussano alla porta chiedendo un posto dove pernottare: «In questo momento stiamo ospitando 5 persone di cui tre sono legnanesi sfrattati. E, in questi giorni, uno dei nostri ospiti è passato a un servizio di accoglienza di secondo livello. Lo spazio è dedicato a una prima accoglienza, della durata massima di 3 mesi, per massimo 6 o 7 persone alla volta. Questa è una scelta voluta anche per evitare coloro che, con furbizia più che per neccesità, si appoggiano ai servizi. Insomma: la speranza è di trovare, attraverso i servizi già attivi sul territorio come "Cielo e Terra", soluzioni per aiutare queste persone».

Numerose sono le situazioni di disagio nascosto presenti anche nel pieno centro città. «Sembra incredibile ma  ci sono anche legnanesi in difficoltà che abitano in pieno centro – spiega il parroco-. Persone che hanno perso lavoro e per orgoglio preferiscono non chiedere aiuto. Il mio pensiero va proprio a loro in quanto è difficile raggiungerli. Infatti, con la comunità stiamo studiando iniziative per poter raggiungere con discrezione queste famiglie in difficoltà».

Il futuro della casa d'accoglienza è nelle mani del gruppo di volontari: «Il progetto è appena partito e l'entusiasmo è forte – spiega don Lodovici -. È merito del gruppo di volontari se possiamo dare una risposta immediata alle persone che bussano alla porta della parrocchia. Di certo, il futuro della "Casa San Giuseppe" dipenderà esclusivamente dal volontariato. Questa piccola comunità ha dimostrato di avere energie e idee, quindi mi auguro che si prosegui su questa strada».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Febbraio 2016
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