(g.somazzi) – L'arte entra in biblioteca per sfidare la crisi e avvicinare la comunità al Consosorzio bibliotecario così da cercare di fronteggiare le lacune causate dai recenti tagli di Regione Lombardia. Si tratta della nuova campagna di rilancio denominata "+Teca" promossa dal CSBNO e presentata nei Comuni di Rho (leggi qui), Sesto e infine Legnano.

L'utente, da fine mese, potrà dare liberamente il suo contributo per aiutare il consorzio acquistando annualmente, con un minimo di 10 euro,  la tessera bibliotecaria. In cambio potrà accedere a diversi servizi come sconti per entrare in musei, acquistare biglietti per eventi e usufruire della particolare iniziativa "Artoteca" che consente di prendere in prestito non un libro ma un'opera d'arte per circa 60 giorni.

La speciale iniziativa è stata illustrata nel primo pomeriggio a Palazzo Malinverni dall'assessore alla cultura Francesca Raimondi, dal presidente del Consorzio Nerio Agostini, dal suo direttore Gianni Stefanini e dal presidente del centro d'arte contemporanea "Il Raccolto" Francesco Oppi figlio del noto Daniele Oppi fondatore della tipografia "Il Guado" nonchè colui che battezzò lo scooter della casa Innocenti con il nome "Lambretta".

La sfida, quindi, è quella che i cittadini si riapproprino della biblioteca non solo come lettori/utilizzatori, ma come partner attivi capaci di rinnovarla: «È un vero e proprio atto d'amore quello che chiadiamo agli utenti – ha commentato Nerio -: vogliamo coinvolgere la comunità intera e rendere più consapevoli i cittadini del prezioso servizio che offre il consorzio».

Le biblioteche lanciano un messaggio positivo e chiaro: «Bisogna passare all’azione, sognare e intraprendere nuovi progetti – ha dichiarato il direttore Stefanini -. Quindi basta un “più” per continuare a immaginare».

Il Csbno si farà carico del prestito e dell'interprestito delle opere che verranno anche messe in mostra nella biblioteca: «La cooperativa di Robecchetto con Induno "Il Raccolto" – ha spiegato  Oppi – metterà a disposizione circa 500 riproduzioni relative a 50 opere diverse riprodotte ciascuna in 10 esemplari (numerati e firmati) da alcuni artisti quotati come Emilio Tadini e Giorgio Seveso».

Si tratta di una sperimentazione per la circolazione libera dei saperi, per la condivisione e la contaminazione delle diverse espressioni culturali, come strumento di crescita sociale.