Il Comitato Agorà contro il canone concessorio ricognitivo approvato con la delibera 73 del 26 novembre 2013 dal Comune e contro la quale Enel ha di recente presentato ricorso al tar: «Si tratta di una possibile entrata patrimoniale che grava sui soggetti concessionari che utilizzano il suolo o il sottosuolo pubblico pertinente alle strade di proprietà del comune – spiega il coordinatore del Comitato, Olindo Torraca – Con la delibera approvata il Comune ha deciso di applicare la tariffa di 1 euro al metro quadro per le occupazioni effettuate da aziende erogatrici di pubblico servizio,  Acqua, Luce, Gas, Telefonia, Enel distribuzione compresa». Come si legge nella delibera questo canone assorbe anche la vecchia Tosap.

Torraca ricorda che i consiglieri di opposizione, Guidi, Colombo. Munafò, Fratus, Marazzini, Cocciolo e Gangemi, sollevarono dubbi circa questa delibera e votarono no alla sua approvazione, motivati  dal  fatto che sarebbe stati poi i cittadini a pagare indirettamente questa tassa e asserendo che i concessionari avrebbero scaricato sulla schiena dei cittadini Legnanesi il nuovo canone.

«Con questa delibera – torna all'atatcco il coordinatore di Agorà – il consiglio comunale ha dimostrato ancora una volta il totale disinteresse per la tutela dei propri cittadini, fregandosene degli eventuali aumenti che Enel, o altri  faranno inevitabilmente ricadere sui cittadini. Ma per fortuna , Enel ha fatto ricorso al Tar della Regione Lombardia, e la giunta comunale con delibera numero 33, con preventivo di spesa di 3.900 euro, ho nominato un avvocato per il patrocinio. Ora ai cittadini ai legnanesi non resta altro che sperare che il Tar dia ragione ad ENEL».