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Franco Brumana tuona: “Vorrei un buon governo e anche una Olona pulita”

L'avvocato ha preso di nuovo carta e penna contro la "reticenza" di CAP Holding, dopo l'ennesimo evento inquinante nel fiume, secondo lui, valutato in maniera troppo superficiale

Di nuovo volano "carte bollate" sopra le acque del nostro fiume Olona. E' sempre il gruppo Amici dell'Olona vivacizzato dall'avvocato Franco Brumana a segnare un'altra tappa nel percorso contrastato con CAP Holding. Infatti, è di ieri, martedì 14 gennaio, l'ultimo esposto presentato da Brumana ai Carabinieri forestali di Garbagnate Milanese, a seguito di un evento avvenuto il 13 dicembre scorso che aveva causato un inquinamento nel fiume.

[pubblicita]      L'accusa da parte dell'avvocato è di reticenza da parte di CAP Holding nel fornire spiegazioni a quello che invece sarebbe stato un vero e proprio inquinamento che aveva fatto diventare di colore marrone le acque dell'Olona.

Sollecitato dai video e dalle immagini di un residente che aveva documentato il versamento, Brumana ha contattato sia il sindaco di Canegrate che quello di Parabiago, perché prendessero una posizione. Successivamente, con una lettera, scrive nell'esposto l'avvocato legnanese, "CAP Holding spa ha dichiarato che il depuratore di Canegrate non avrebbe presentato alcun malfunzionamento ma che si era registrato un aumento dei liquami in ingresso al depuratore, che comunque non aveva attivato "il bypass in ingresso impianto" ed ha concluso affermando che "in sintesi le precipitazioni nevose equivalenti a circa 10 millimetri di pioggia nel corso del 13 dicembre a fronte del miglioramento delle condizioni climatiche hanno causato un graduale incremento delle portate scolate a depuratori e lungo i collettivi che hanno avuto un funzionamento regolare"

"E evidente che CAP Holding spa è stata reticente e non ha voluto rivelare le cause dell'inquinamento de fiume che era costituto da scarichi fognari e quindi provenienti inevitabilmente dalle fognature che sono di proprietà di questa società o dal suo depuratore", ha tuonato Franco Brumana perché, la sua conclusione "è altresì evidente che la minima quantità di neve del 13 dicembre non può essere considerata una giustificazione dell'immissione diretta dei liquami della fognatura nel fiume Infatti non risultano esserci stati fenomeni analoghi in altre zone del corso dell 'acqua".

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Gennaio 2020
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