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UIL Trasporti: nessuno sciopero, ma garanzie per i dipendenti

La UIL Trasporti non ha indetto nessuno sciopero, ma ha chiesto con forza alla  MLE di mettere in campo tutte le soluzioni possibili e praticabili per garantire la sicurezza di tutti i dipendenti.

La UIL Trasporti non ha indetto nessuno sciopero per i lavoratori di Malpensa, ma ha chiesto con forza alla  MLE di mettere in campo tutte le soluzioni possibili e praticabili per garantire la sicurezza di tutti i dipendenti. Le RSA, RLS, OO.SS e con la presenza oltre che della Direzione anche con la RSPP e il responsabile del magazzino, hanno l’obbiettivo di trovare nuove procedure immediate.

[pubblicita] «In data 21 marzo le OO.SS Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti e Ugl Ta – commenta i sindacati –, hanno mandato una richiesta di incontro urgente a seguito di molte segnalazioni da parte dei lavoratori, preoccupati per un possibile contagio all’interno del magazzino. Sempre nella stessa giornata MLE ha convocato subito una riunione in video conferenza con le segreterie territoriali. Mle è in attesa delle comunicazioni da parte dell’ATS così come previsto dai protocolli ministeriali, ha però precisato che in maniera preventiva sta agendo nell’interesse di tutelare tutti i lavoratori attivando da subito misure di sanificazione».

Secondo i sindacalisti c'è stato il tentativo di approfondire diversi temi «allo scopo di limitare i contatti e gli eventuali assemblamenti, temi che tra l’altro hanno visto già un coinvolgimento delle nostre RSA e gli RLS per provare a mettere in campo diverse procedure nei giorni scorsi, riteniamo che però questo non basti a evitare il verificarsi di contagi, dobbiamo porci tutti con un comportamento scrupoloso perché stiamo vedendo quanto il virus riesce a diffondersi».

«Per questo abbiamo ribadito a MLE che dobbiamo assolutamente mettere in campo tutte le soluzioni possibili e praticabili – commentano i sindacalisti della UIL -; tra cui agevolare le ferie limitando la presenza del personale, l’utilizzo dello smart working per i lavoratori che possono lavorare anche stando a casa, limitare le aperture del carico e scarico della merce nelle ribalte, provare a limitare i turni cercando di non creare assemblamenti tra i lavoratori a inizio e fine turno, abbiamo chiesto più attenzione da parte dei preposti e ai responsabili per garantire le distanze previste dal Decreto e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità». 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Marzo 2020
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