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Tosi: piano industriale ed esuberi, si torna in Regione

In sede ministeriale Presezzi ha ribadito l'intenzione di effettuare tagli sul personale per "ridisegnare" l'azienda - Lo sdegno dei sindacati

Esuberi confermati al tavolo ministeriale per la Franco Tosi di Presezzi. All'incontro tenutosi oggi, martedì 5 novembre, la società brianzola ha ribadito, suscitando la disapprovazione generale dei sindacati, l'intenzione di effettuare tagli sul personale per "ridisegnare" l'azienda. Da oggi il tavolo della discussione si sposta in Regione Lombardia per la presentazione di dettaglio del piano industriale e per la formulazione di un accordo tra azienda, sindacato e istituzioni.

A chiusura dell'incontro Christian Gambarelli Segretario generale FIM CISL Milano Metropoli ha commentato: «Da Presezzi ci attendiamo adesso uno sforzo straordinario per rendere credibile il suo progetto di mantenimento e rilancio industriale». 

[pubblicita]                    «Durante l'incontro abbiamo avuto modo di conoscere per la prima volta le vere intenzioni di Presezzi sul destino della Franco Tosi – spiega il sindacalista -. Sapevamo già che l’acquisizione dell’area su scala ridotta avrebbe necessariamente ridimensionato anche la portata del layout industriale. Questo ridisegno, a detta dell’azienda, comporta una riduzione del personale in virtù del fatto che non sarà più prevista a Legnano la parte di officina meccanica. Messa in questi termini è una prospettiva che non ci convince per niente, come non ci convince ciò che avverrà sulla parte rimanente dell’area».

Per la Fim Cisl il percorso di reindustrializzazione dell’intero complesso degli stabilimenti non può diventare oggetto di speculazione edilizia. «Questo significherebbe la fine di un intero polo industriale e alla lunga anche della Franco Tosi – precisa Gambarelli -. Su questo aspetto devono farsi garanti sia il Ministero dello Sviluppo economico, che ha dato ordine all’azienda di non procedere con misure unilaterali, sia il Comune di Legnano. Saremo molto attenti ai programmi delle forze politiche che si candideranno ad amministrare la città dopo il commissariamento, a cominciare dal progetto urbanistico per l’area su cui sorge lo stabilimento che per noi deve rimanere industriale». 

Il nuovo piano industriale di Presezzi, secondo Gambarelli, dovrà essere correlato da una serie di accordi sindacali che «garantiscano soluzioni non traumatiche per tutti i dipendenti coinvolti dal ridisegno del perimetro produttivo, con il ricollocamento all’interno dell’azienda e comunque dentro lo schema dì possibilità che si aprirebbero con l’assegnazione ad altre imprese delle parti non acquisite da Presezzi, compresa l’officina meccanica che se rilevata da altri imprenditori potrebbe diventare partner utile per le lavorazioni della stessa Franco Tosi. Noi crediamo che ci possano essere ancora le condizioni per tenere fede agli impegni assunti nel 2015, impegni cui la Fim Cisl ha creduto molto».

Per il segretario generale dell FIM disattendere il protocollo del 2015 significherebbe «vanificare i sacrifici che i lavoratori hanno fatto in questi anni e, al di là di tutto, la responsabilità sarebbe solo di Presezzi. La Fim Cisl non lascerà i lavoratori in balia di un’assurda causa legale ma, come sempre, si assumerà la responsabilità di tutelare con la trattativa le donne e gli uomini della Franco Tosi di Legnano».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Novembre 2019
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