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“Erranti per il mondo a cercar fortuna” al Bernocchi

La mostra dell'Eco Istituto di Cuggiono è ospitata in un'aula dell'istituto legnanese, che l'anno prossimo compità 100 anni dalla fondazione del primo nucleo

Per tutto il mese di aprile all’Istituto Bernocchi sarà visitabile da parte degli studenti una mostra dedicata all'emigrazione italiana nel mondo. "Erranti per il mondo a cercar fortuna" è la mostra dell'Eco Istituto di Cuggiono ospitata in un'aula dell'istituto legnanese che l'anno prossimo compirà cento anni dalla fondazione del primo nucleo, quello della scuola professionale.

Nel 1919, quando per volontà del senatore Bernocchi l'istituto iniziò le lezioni, più di cinque milioni di italiani avevano lasciato case, città e villaggi per trovare migliori condizioni di lavoro e salario al di là del «mare oceano» come dicevano i migranti. «Andiamo in Merica!»: così si sentiva dire anche dalle nostre parti. E partirono lasciandosi dietro miseria e sfruttamento per trovare spesso altra miseria e sfruttamento in luoghi lontani. Ma almeno i loro figli sarebbero cresciuti in Paesi quali gli Usa, l'Argentina, il Brasile… dove avrebbero studiato e avrebbero avuto migliori occasioni di crescita personale rispetto ai loro padri.

La mostra ripercorre in 25 pannelli le dure traversate dell'oceano con inevitabili naufragi, il razzismo antitaliano, il pregiudizio, la xenofobia nei nostri confronti, la difficile integrazione… Ma racconta anche alcuni casi di successo a livello individuale come insegnano le storie di Fiorello La Guardia, Joe DiMaggio per arrivare ai divi di Hollywood tra le due guerre e nell'immediato secondo dopoguerra.

Parlare della nostra storia di emigranti è oggi particolarmente importante alla luce dei flussi che provengono da altri continenti. I parallelismi tra "noi" e "loro" sono molto forti. Soprattutto sono evidenti le motivazioni di base dei due flussi migratori. Il continente americano aveva bisogno di braccia perché la crescita era tumultuosa e l'incremento demografico non bastava a sostenere lo sviluppo economico. Oggi in Italia e nell'intero mondo occidentale ci sono più funerali che nascite, la popolazione diminuisce e invecchia costantemente; in prospettiva senza i migranti (che sono forze giovani) l'intero sistema economico-sociale verrebbe alterato (pensiamo solo al problema delle pensioni).

Che fare, quindi? Studiare il fenomeno migratorio italiano lungo i cento anni della sua storia è il modo migliore per accostarsi ai problemi di oggi evitando le trappole della demagogia e della disinformazione. La mostra dell'Eco Istituto va sicuramente in questa direzione.

Ringraziamo il dirigente del "Bernocchi", prof.ssa Annalisa Wagner.

Giancarlo Restelli e Gabriella Oldrini – Istituto "A. Bernocchi"

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Marzo 2018
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