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Anpi, un concorso per il recupero della “memoria storica”

Un concorso rivolto alle scuole e alle generazioni più giovani per favorire il recupero della memoria della nostra città.

Le nostre città, compresi Legnano e i centri dell'Alto Milanese, possiedono molteplici forme per costruire via via una propria memoria storica, il cui uso è legato alle fasi sociali e alle contingenze politiche. Proprio per questo l'associazione Anpi di Legnano ha proposto un nuovo concorso scolastico ieri mattina, lunedì 4 dicembre, nella sede di via Menotti: un bando pubblico rivolto alle scuole medie e superiori e alle generazioni più giovani, per favorire il recupero di monumenti, lapidi e tutto il materiale che costituisce la memoria della nostra città.

«L'amministrazione comunale ha accettato e si è resa subito disponibile per questa proposta, – queste le parole del sindaco Gianbattista Fratus, con accanto il presidente Primo Minelli – . Infatti, è importante per i giovani conoscere la storia, capire e non essere superficiali di fronte alla memoria. Mi auguro che gli studenti ne prendano atto e partecipino numerosi: non importa il mezzo con cui si esprimono, che sia un testo, un video o un disegno, ma i valori che si instaurano».

Il concorso prevede la presentazione di ricerche finalizzate a descrivere i personaggi legnanesi legati alla resistenza, che potranno essere presentate con il mezzi che si preferisce (scritti, su supporto informatico, raccolte fotografiche, videoclip). La partecipazione può essere individuale, di gruppo o dell'intera classe e l'iscrizione dovrà essere effettuata entro il 7 dicembre 2017; la presentazione invece dovrà avvenire entro il 28 marzo 2018. La commissione sarà composta dal professor Giorgio Vecchio, dall'amministrazione comunale AMGA Legnano e da un rappresentante del Cineforum Marco Pensotti Bruni. 2000 euro la somma totale, messa a disposizione per gli 8 vincitori, che verranno premiati il 25 aprile 2018. 

Non è mancato il sostegno di Amga Legnano. Così l'intervento del presidente Giovanni GeroldiAbbiamo donato una quota dei nostri fondi per investire nella cultura, Amga tratta il sistema ambiente e il risultato che spesso si ottiene è un impatto pubblico rilevante, quello che dovrebbe essere fatto anche con la storia per poter conoscere le radici sociali del nostro paese».

Dopo l'incontro con la stampa quello nella vicina sede dell'Auser, nell'immagine la foto di rito

Redazione
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Pubblicato il 05 Dicembre 2017
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