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Petizione asilo: «Stiamo studiando soluzioni alternative»

In una lettera inviata ai 1.800 firmatari, il sindaco Cattaneo chiede la disponibilità della scuola paritaria, tenendo sempre prioritario il garantire una scuola dignitosa a tutti

Una lettera inviata ad ognuno dei 1.800 firmatari della petizione contro lo spostamento della scuola materna di Rescalda. È quella inviata dal sindaco di Rescaldina, Michele Cattaneo, per ribadire che «la priorità è il riuscire a dare a tutti i bambini di Rescalda una scuola dignitosa, compito al quale penso che nessuno possa sottrarsi». «Stiamo studiando soluzioni alternative – specifica Cattaneo – e per percorrere le quali sarà necessaria anche la disponibilità della scuola paritaria che ad oggi ha soltanto rifiutato di spostarsi dalla sede attuale».

Di seguito la lettera integrale


Gentile concittadina/o,

    con la presente sono a rispondere alla lettera dell’8 marzo scorso che mi ha inviato e che ha firmato insieme a tanti altri cittadini di Rescalda e Rescaldina.

Vorrei innanzitutto ringraziarla per avere firmato e per avermi così fatto conoscere la sua volontà circa una questione che riveste un’importanza fondamentale per i bambini di Rescalda e Rescaldina: il diritto all’istruzione.

In merito a quanto contenuto in quella lettera vorrei chiarire alcune questioni che mi stanno particolarmente a cuore e che forse non sono state sufficientemente approfondite. 

La raccolta firme a cui anche lei ha partecipato è nata da una lettera che ho scritto alla “Associazione scuola materna” chiedendo semplicemente il loro pensiero su un possibile spostamento nella struttura di via Baita, completamente ristrutturata e in sicurezza dall’amianto, rispetto al quale è naturalmente anche possibile la completa rimozione. 

 A quella lettera però, ancora oggi, l’Associazione non ha ancora risposto se non attraverso articoli di giornale o attraverso appunto la lettera e la petizione a cui anche lei ha partecipato con la sua firma. 

 Ho scritto quella lettera semplicemente perché a Rescalda esistono due scuole materne: una paritaria-privata, ospitata in uno stabile di proprietà del comune, che potrebbe accogliere più di un centinaio di bambini e oggi è frequentata da 50, di cui solo 40 residenti a Rescalda o Rescaldina; l’altra, quella statale, è ospitata nella scuola primaria (elementare) Manzoni ed è frequentata da 90 bambini che, data la convivenza tra materna ed elementare, hanno problemi di spazio. Le famiglie che frequentano la scuola materna statale sanno bene che i loro bambini sono in aule piccole, condividono alcuni spazi con l’altro ordine della scuola (quella primaria) e, particolare importante, vivono la difficoltà di una carenza strutturale di bagni adatti alle loro esigenze.

Nessuno quindi vuole togliere la scuola a nessuno, né tanto meno sfrattare alcuno, anzi, il problema posto da me e dalla mia Amministrazione è proprio l’opposto, ovvero “l’urgenza di garantire un servizio educativo e formativo per TUTTI i bambini di Rescalda e Rescaldina” come dice bene lei al termine della sua lettera. Il mio intento era quindi semplicemente quello di porre un problema e suggerire una soluzione che costasse meno della ristrutturazione o della costruzione ex-novo di una scuola materna per i bambini della statale, spesa sulla cui legittimità nutriamo qualche dubbio visto che l’immobile oggi utilizzato dalla materna privata è già di proprietà del Comune.

L’intenzione dell’Amministrazione è di tener conto della sua opinione che ci chiede di lasciare la scuola materna paritaria privata nella sede attuale, ben sapendo però che così si rendono necessari lavori molto più costosi della semplice ristrutturazione di via Baita, struttura che ha gli spazi già adeguati per ospitare la materna paritaria ma insufficienti per la statale.

Il nostro impegno quindi è quello di cercare soluzioni alternative che possano accogliere le sue richieste, ma contemporaneamente garantire anche ai bambini che frequentano la scuola statale il diritto di frequentare una scuola dignitosa, con spazi adeguati a tutte le diverse esigenze.

Aspettiamo naturalmente anche di sapere se “l’Associazione scuola materna don Antonio Arioli” ha qualche soluzione alternativa da proporre proprio per onorare quella missione di “garantire un servizio educativo e formativo per TUTTI i bambini di Rescalda e Rescaldina” che poi è il bisogno iniziale da cui tutto è partito e che condividiamo come priorità assoluta

Le ricordo infine che sono a disposizione per qualsiasi chiarimento di cui lei possa avere bisogno.

Il Sindaco

Michele Cattaneo

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Marzo 2017
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