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S.Francesco e Il Palio, due RSA con accessi limitati

Stanno bene le persone assisttite nelle due strutture, dove le visite dei paenti sono sospese e dove è in atto la possibilità di videochiamate

Dopo la vicenda della Fondazione S.Erasmo, qual è la situazione nelle altre strutture che assistano anziani? In giornata, ecco gli aggiornamenti dalla RSA San Francesco e dalla RSA Il Palio.

[pubblicita]  “Limitare gli accessi nella residenza per anziani per contenere il rischio del contagio da coronavirus non significa impedire agli ospiti di relazionarsi con i propri cari ma, semplicemente, consentire loro di farlo in modo diverso”, afferma il presidente della struttura RSA San Francesco , Alberto Pozzoli.

“Il servizio di videochiamata che abbiamo attivato attraverso l’impiego di tablet permetterà di mantenere attivo il contatto, anche visivo, tra i nostri pazienti ed i loro parenti. In questo modo risponderemo all’esigenza degli uni e degli altri di parlarsi e raccontarsi come è trascorsa la giornata. Cerchiamo in questo modo di attenuare la più che comprensibile preoccupazione sfruttando al meglio la tecnologia disponibile” continua il presidente che conclude: “il servizio è attivo per ogni nucleo della RSA già da lunedì 9 marzo e, finora, ha riscosso consensi molto ampi da parte dell’utenza”. 

Per informazioni è possibile rivolgersi al numero 0331/741801 o all’indirizzo e-mail ospiti.legnano@rsa-sanfrancesco.it

"Avendo sospeso tutti i contatti fisici con i parenti, per tutelare gli ospiti, alla Residenza Il Palio di Legnano si stanno moltiplicando in questi giorni le video chiamate", comunica invece il dr. Luca Croci, che aggiunge "per i parenti che lo desiderano, telefonando al centralino della Residenza, è possibile prenotare la videochiamata: si verrà poi richiamati per parlare con i propri cari, che saranno affiancati e supportati da un’operatore della struttura".

“Facciamo fronte in questo modo al blocco delle visite in struttura dovuto al coronavirus: gli anziani sembrano essere i più esposti alle conseguenze dell’epidemia. – dichiara ancora il direttore Luca Croci – Abbiamo adottato fin da subito misure molto restrittive, garantendo tutte le precauzioni sanitarie fin dall’immediato ed anticipando di quasi due settimane le prescrizioni contenute nel Decreto del 4 marzo e dei successivi, sempre più stringenti”.

Il costante contatto con le famiglie, per mantenerle aggiornate sugli sviluppi in struttura e soprattutto rassicurarle sulla salute dei loro cari, è uno dei punti su cui la struttura sta impostando il suo operato: “Inizialmente siamo anche stati criticati per aver attuato misure a detta di molti troppo rigide, -afferma Croci – oggi quelle stesse persone ci stanno ringraziando per la tempestività con cui abbiamo agito, nell’interesse dei loro parenti”.

Gli operatori che quotidianamente si prendono cura degli oltre 80 Ospiti della struttura stanno adottando tutte le necessarie misure, dall’utilizzo del gel disinfettante per le mani alla mascherina: la loro attività è essenziale per garantire quotidianamente il benessere di chi vive in Residenza e non può essere interrotta.

Nel garantire tutte le precauzioni necessarie – continua Croci – stiamo introducendo nuove forme di socialità: le telefonate, le video chiamate, e il costante aggiornamento sulle condizioni di salute del proprio congiunto, effettuato dal personale sanitario è molto apprezzate da ospiti e parenti. Ringraziamo anche i familiari: la maggior parte ha compreso fin da subito che quello che facciamo ha come obiettivo primario salvaguardare i loro cari”.

“Noi stessi in questo periodo viviamo un periodo anomalo, vediamo vuota la Residenza senza parenti, -conclude Croci – perché i familiari in visita fanno parte della nostra quotidianità. Ma oggi la priorità è tutelare la salute dei nostri ospiti”.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Marzo 2020
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