Quantcast

Ospedale di Legnano, intervento maxillo-facciale d’avanguardia da 13 ore

Con l'intervento, eseguito martedì 16 luglio, è stato asportato un tumore maligno del bordo linguale di una donna di 47 anni

Tredici ore in sala operatoria per un intervento maxillo-facciale d’avanguardia all’Ospedale di Legnano: martedì 16 luglio è stato asportato un tumore maligno del bordo linguale di una donna di 47 anni.

La paziente, affetta da una grave forma di neoplasia maligna, è stata sottoposta ad un lungo e delicato intervento chirurgico, eseguito dall’equipe di chirurgia maxillo-facciale diretta dal dr. Donato Frattini, e i suoi collaboratori, tra cui il dr. Stefano Paulli, oltre al supporto di tre turni di medici ed infermieri di diverse unità. Per collaborare alla riuscita di questo importante intervento è giunto a Legnano anche il dr. Stefano Spanio di Spilimbergo, specialista maxillo-facciale di fama. 

[pubblicita]     L’operazione chirurgica è durata 13 ore, ed è consistita nell’asportazione del tumore con la resezione di tre quarti della lingua e lo svuotamento linfonodale latero-cervicale del collo. Contemporaneamente, è stata prelevata una parte di cute dalla coscia della paziente stessa con una tecnica di microchirurgia che consiste nel trasferimento di un tessuto che conserva una connessione vascolare (lembo) e che viene congiunto con i vasi del collo della paziente per ricostruire una nuova lingua.

La paziente è in buone condizioni ed è ancora ricoverata nell'Ospedale di via Papa Giovanni Paolo II. Nelle prossime settimane effettuerà la riabilitazione del muscolo linguale e controlli post-operatori per evitare gravi complicazioni quali il rigetto.

«Un intervento eccezionale – spiegano dall'ASST Ovest Milanese – perché pochi centri in Italia, soprattutto cliniche universitarie, sono in grado di eseguire interventi di questa portata e complessità ma è da ricordare che già dagli inizi degli anni ’80, all’Ospedale di Legnano, l’equipe diretta del prof. Morelli ricostruiva la mandibola interessata da un tumore, utilizzando un “lembo” dell’osseo prelevato dal perone. Era il primo intervento di questo tipo che si eseguiva in Italia e da allora la chirurgia ricostruttiva è cambiata; oggi anche nella ASST Ovest Milanese è possibile utilizzare innesti in biomateriali realizzati in 3D. La collaborazione di ingegneri informatici e chirurghi può essere risolutiva per gli interventi dove sono asportate zone del volto del paziente, inserendo innesti personalizzati per restituire la fisionomia iniziale».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 24 Luglio 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore