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Tumore al seno, Galli: “Per alcune, l’autopalpazione è ancora un tabù”

Il dottor Galli, dopo aver visitato le donne sull'unità mobile della Lilt, ricorda che bisogna costantemente conoscere il proprio corpo riconoscendone i cambiamenti

L'ottobre rosa è terminato, ma la prevenzione da parte delle donne deve continuare. A ribadirlo il dott. Maurizio Galli, che nelle settimane scorse ha partecipato alle visite gratuite sull'unità mobile della Lilt.

Autopalpazione, visita senologica annuale, mammografia ed ecografia: questi i diversi step che una donna deve intraprendere, ricordandosi sempre di imparare a riconoscere i cambiamenti del proprio corpo. «Da anni partecipiamo a queste giornate offrendo la nostra attività di senologi per visitare le donne – ha commentato il dott. Galli -. Io ho visitato una 40ina di donne, riscontrando un nodulo sospetto a una donna che è già stata contattata per fare gli accertamenti. Molte donne ancora oggi pensano di fare la mammografia ed essere a posto, ma se si vuole fare prevenzione e una diagnosi precoce del tumore della mammella – tumore maligno più frequente nel sesso femminile – oltre alla mammografia bisogna fare l'autopalpazione, quindi imparare a conoscere la propria mammella. Ribadisco però che la donna non deve farsi una diagnosi con l'autopalpazione, ma è importante che la donna conosca il proprio corpo e se, con l'autopalpazione si accorge di qualcosa di anomalo, deve andare dal senologo che intraprenderà l'iter dignostico per un'eventuale diagnosi».

Rispetto a diversi anni fa, è cambiata comunque la sensibilizzazione delle donne rispetto al tema del tumore al seno: «Le donne più giovani sono sicuramente più predisposte alla diagnosi precoce che, per la donna di una certa età, rimane sempre un tabù. Per queste ultime è sempre difficile far capire che devono eseguire queste manovre per cercare di fare una diagnosi precoce grazie alla quale oggi si raggiunge quasi il 90% di guarigione».

Giornate preziose quella della Lilt, secondo il dottor Galli, «perchè l'obiettivo di queste campagne è quella di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne alla prevenzione, attraverso l'informazione, l'educazione sanitaria, spiegando le attività ambulatoriali per eseguire poi tutti gli eventuali accertamenti che vengono poi prescritti».

Redazione
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Pubblicato il 08 Novembre 2018
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