La cultura sulla diagnosi precoce contro la sclerosi sistemica è entrata "in circolo" tra i legnanesi. Ne è convinta la dott.ssa Paola Faggioli dell'Unità Operativa Medicina Generale dell'ospedale di Legnano che  oggi, lunedì 25 settembre, a conclusione della settimana del Ciclamino ha fatto il punto della situazione.

Sono risultate 40 le persone (per lo più donne) che si sono presentate all'annuale appuntamento con screening capillaroscopico gratuito tenutosi nell'Ospedale di Legnano sotto la guida del professor Antonino Mazzone, capo dipartimento di Area Medica. Iniziativa organizzata a livello nazionale dal GILS Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia raccogliere fondi da dedicare alla ricerca per curare e prevenire questa malattia che non è guaribile ma solo  trattabile. 

All'indagine non invasiva per lo studio della microcircolazione si sono presentati pazienti di tutte le età che si sono dimostrati coscienti dell'entità della patologia. «La nota positiva è stato registrare in una sola donna, una fase presclerodermica – spiega il medico Faggioli -. In questo caso la patologia è stata avvistata in una fase molto precoce. Ciò significa che il tasso di prevenzione si sta alzando tra la popolazione legnanese. Situazione ben diversa da quella riscontrata lo scorso anno, quando durante gli screening abbiamo individuato due casi conclamati. Si può dire che stiamo centrando l'obiettivo di diffondere conoscenza sulla malattia, in modo da favorire una diagnosi precoce che, in molti casi, può davvero salvare la vita». 

Il primo sintomo precoce della malattia è il fenomeno di Raynaud, che si manifesta con il cambio di colore delle dita in presenza di sbalzi termici. «La capillaroscopia è un test semplice e indolore -spiega la dottoressa –, e consiste nell’osservazione dei vasi capillari a livello delle unghie delle mani, attraverso un apposito strumento. Consente di porre diagnosi precoce di patologia».

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Di seguito riproponiamo lo "Smart News Salute" con la dottoressa Faggioli