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Il PD apre ad alleanze senza trascurare nessuno

"Noi auspichiamo si vada a votare nella primavera del 2020", la speranza dei democratici, disponibili "a discutere programmi, alleanze e candidati senza trascurare niente e nessuno"

(m.tajè) – La questione giudiziaria ("biasimo per l'ultimo ritiro delle dimissioni del Sindaco Fratus"), quella amministrativa ("la Lega svela sino in fondo il suo obiettivo principale: difendere la propria poltrona"), e quella elettorale ("noi auspichiamo si vada a votare nella primavera del 2020") , le tre questioni trattate dal Partito Democratico, interpellato dalla nostra redazione per commentare l'attuale momento della crisi comunale.
Interessante, proprio il punto di vista dei democratici in relazione alla prossima campagna elettorale: "Il PD  – leggiamo nel documento – al momento opportuno sarà pronto e disponibile a sedersi e discutere di programmi, alleanze e candidati senza trascurare niente e nessuno, cercando di mettere a frutto anche quanto di buono insieme si è fatto e si sta facendo.  Riteniamo inoltre ancora non concluso  il ruolo e l’azione del Comitato Legalità, a cui il Pd ha sempre dato il suo sostegno!". Chiaro segnale di apertura che farà un gran piacere al Comitato, un riconoscimento non indifferente, ma che sembra un passo indietro del PD rispetto al suo ruolo di partito guida in città.
Solo una nostra impressione? Sicuramente sì, risponde in giornata il PD, che ribadisce l'importanza di "aprirsi a tutta la città nell'ottica di creare il più vasto fronte unitario tra partiti e forze civiche per vincere". Tutt'altro che un passo indietro, insomma, del quale prendiamo doverosamente atto.

[pubblicita]      Dopo le ultime esternazioni della Lega  e di Forza Italia, corre l’obbligo di esprimere il pensiero del Partito Democratico in merito a tre questioni fondamentali, che coinvolgono e coinvolgeranno Legnano e i suoi 60.000 abitanti.

1) La questione giudiziaria. Si suol dire che il tempo lenisce tutti i dolori e spinge a dimenticare. Noi vogliamo invece ricordare con forza che da oltre due mesi il Sindaco di Legnano insieme al vicesindaco e ad un assessore è agli arresti domiciliari per gravi accuse di corruzione politica ed abuso di ufficio. Ovviamente noi non entriamo nel merito dell’aspetto giudiziario della questione, ma per quanto attiene l’aspetto politico, sulla base di quanto abbiamo letto, non possiamo che biasimare una serie di comportamenti, non da ultimo il ritiro delle dimissioni del Sindaco Fratus. Onestà politica avrebbe voluto che il Sindaco si fosse subito e senza alcun indugio fatto da parte senza poi cambiare idea, consentendo l’applicazione urgente dell’iter di commissariamento del comune e quindi andare al voto, per rispetto verso gli elettori e tutti i cittadini. Dimenticare o fare proprio quel pessimo luogo comune che dice “cosi fan tutti” è vera e propria offesa alle persone oneste e perbene.

2) La questione amministrativa. La protervia con cui la ex maggioranza si ostina a tenere in vita un cadavere è ormai un copione degno di un film di zombie. Non contenti di aver preso in giro istituzioni e cittadini con i vari difensori civici, commissari ad acta, revoche di dimissioni, dichiarazioni del capogruppo della Lega che affermano “l’epoca Fratus è finita” e infine con il ricorso al Consiglio di Stato, la Lega svela sino in fondo il suo obiettivo principale: difendere la propria poltrona, difendere il simbolo ideologico che Legnano per essa rappresenta, nel completo disinteresse per le sorti amministrative di Legnano, al palo ormai dallo scorso marzo, attanagliata da mesi di incertezza legislativa. E intanto i suoi sodali di maggioranza o se ne vanno ad amministrare in altre città o si lanciano in proclami a difesa dell’indifendibile. Se avessero a cuore l’interesse della città, chi ancora tra i banchi consiliari non si è dimesso, dovrebbe farlo immediatamente.

3) La questione elettorale. Nonostante l’iter per lo scioglimento del consiglio comunale attivato dal Prefetto sia partito e a giorni si aspetti la firma del decreto da parte del Presidente della Repubblica, rimane sempre la spada di Damocle dei ricorsi al Consiglio di Stato, e quindi non sappiamo ancora come la situazione si evolverà e quando andremo eventualmente a votare. Noi auspichiamo si vada a votare nella primavera del 2020. Ovviamente il PD, al momento opportuno sarà pronto e disponibile a sedersi e discutere di programmi, alleanze e candidati senza trascurare niente e nessuno, cercando di mettere a frutto anche quanto di buono insieme si è fatto e si sta facendo.  Riteniamo inoltre ancora non concluso  il ruolo e l’azione del Comitato Legalità, a cui il Pd ha sempre dato il suo sostegno.           

Nel frattempo il PD non starà fermo in attesa degli eventi. Continuerà come sempre ad incontrare la città, attraverso gazebo e ogni altra forma di confronto, per ascoltare e costruire insieme un progetto per la Legnano di domani, più giusta, trasparente e partecipativa.

Partito Democratico Legnano

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Luglio 2019
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