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Palio di Legnano

Capitani in “quarantena”, tutti in attesa di un Palio incerto

Come vivono questo periodo i capitani di contrada - Ecco i primi quattro: Antonio Primerano, Gildo Lilli, Remo Bevilacqua e Giacomo Albertalli

A poco meno di tre mesi dalla disputa del Palio di Legnano, come stanno vivendo le otto contrade cittadine questo difficilissimo momento legato al Covi-19? Con manieri chiusi ed attività sospese fino al prossimo 3 aprile, abbiamo voluto sentire le opinioni dei capitani, partendo da quelli di Flora, San Bernardino, Sant’Ambrogio e San Magno.

A prendere per primo la parola è Antonio Primerano, capitano della Flora: “Credo di poter dire che tutte le contrade in questo momento la pensino allo stesso modo, sono tutte in difficoltà perché non si riescono a fare nemmeno le cose ordinarie e mancano di conseguenza quegli introiti derivanti dalle attività di contrada che ci permettono di operare anche in funzione di strategie paliesche. Fortunatamente la tecnologia ci permette di avere quei contatti che la chiusura dei manieri non ci consente, non ci sarà il primo banco di prova del 15 marzo con le corse di addestramento e questo ci permette di temporeggiare”.

E’ ora la volta di Gildo Lilli, capitano di San Bernardino: “Proprio oggi ci siamo sentiti telefonicamente coi consiglieri di contrada per decidere le prossime mosse ed abbiamo deciso di congelare l’affitto della tensostruttura che solitamente montiamo all’interno del maniero ed inoltre abbiamo annullato anche un evento previsto per il 4 aprile. Con le autorità del Palio ci siamo confrontati negli ultimi giorni e abbiamo ipotizzato scenari alternativi a quello del 31 maggio anche se tutto dovrà essere valutato attentamente. Ogni città che ha un Palio sta facendo queste considerazioni tanto che quello di San Vincenzo è già stato spostato ad ottobre. Un’ipotesi potrebbe essere quella di fare il Palio a settembre ma bisogna muoversi con largo anticipo, inoltre che senso avrebbe disputarlo a meno di due mesi dalla fine di questa emergenza, sempre che la data di termine di questa crisi sia quella del 3 aprile? Noi Capitani e Gran priori dobbiamo ispirare i magistrati a prendere una decisione in tempi relativamente rapidi”.

Remo Bevilacqua, capitano di Sant’Ambrogio: “La decisione di annullare tutto fino al 3 aprile mi trova pienamente d’accordo ma forse è il caso di alzare l’asticella: anche se si correrà da Etrea il 5 ed il 19 di aprile, cosa che ritengo improbabile, è il caso di disputare il Palio? La vedo difficile, la situazione è ancora in fase di peggioramento, saranno i Magistrati a dover decidere, vedremo se dopo la fine di questo periodo ci sarà una situazione più chiara. In ogni caso la gente sarà ancora spaventata, non finirà tutto da un giorno all’altro. Anche Sant’Ambrogio ha deciso di bloccare l’affitto della tensostruttura del PalaAmbrogio, come tutti perderemo quelli che sono i due mesi più intensi e più importanti anche sotto il profilo economico”.  [pubblicita]

Ed infine Giacomo Albertalli capitano della Contrada di San Magno: “Situazione veramente critica, mai successa prima, un momento in cui non c’è vita di contrada, bisogna tenere duro e vedere quello che ci sarà da fare in futuro, se si dovesse ripartire non saremo pronti. Sostanzialmente, vista la situazione attuale, difficile pensare di poter correre a maggio, manca entusiasmo e c’è psicosi e poi contrade non producono reddito, siamo fermi da febbraio, faremo serie considerazioni. Cosa vogliamo Fare? Corriamo o lo spostiamo il Palio? Queste sono le domande da farsi. Settembre? Bisognerà vedere fino a quando si protrarrà questa emergenza, non sarà così semplice decidere. Questi sono i momenti in cui bisogna essere uniti, soprattutto come Collegio per poter lavorare insieme. Infine voglio fare anch’io un appello: RESTATE A CASA, oggi ho chiuso l’azienda in forma autonoma, ho visto in giro tanta gente, bisogna rispettare le regole”.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Marzo 2020
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