Ancora tutto esaurito e solo posti in piedi al Cenobio del Collegio dei capitani e delle contrade. Dopo la riunione equestre di settimana scorsa, ecco ieri sera, giovedì 21 novembre, una lezione di spessore universitario sui valori della cultura e dell'identità del Palio. Dal medico-veterinario dott. Alessandro Centinaio al docente e storico prof. Alessio Francesco Palmieri Marinoni quanta diversità, ma anche tanta, tanta roba per chi ama questi diversi aspetti della nostra manifestazione.

Dalla serata, almeno noi, siamo usciti più scossi, che istruiti. E' la nostra superficialità a punirci in queste situazioni. Viviamo la contrada e tutti gli ambienti del Palio, affrontando solo marginalmente gli aspetti culturali, storici, artistici, preferendo avere più considerazione per i valori dell'appartenenza e della convivenza tra le mura del maniero e, perché no, della stalla.

[pubblicita]     Il Palio evento culturale o no? Il Palio ha una sua identità? A queste due domande l'amico Alessio ha risposto con una dovizia di documenti, citazioni, esempi di uno spessore, ci auguriamo, compreso dalla sala strapiena molto meglio di quanto sia accaduto al cronista più da "stalla" che da stelle culturali paliesche.

Alessio, quando parla, senza una pausa, con oratoria forbita e ricercata, incanta! Ci svela mondi che fanno riflettere sulla nostra ignoranza paliesca. Si, perché, Alessio ci svela riscontri culturali, artistici e storici impensabili: altro che solo sfilata e corsa, insomma! Il Palio, il nostro palio è ben altro, è cosa ben più complessa e articolata nel mondo della cultura, dell'arte e della storia.

Lezione universitaria, dicevamo, ieri sera, con un concetto alla base: l'identità del Palio e il suo spessore culturale. Entrambi assolutamente confermati dalla dettagliata e documentata relazione di Alessio. Una promessa, la prossima volta verremo più preparati, perché il Palio (e Alessio) lo meritano.