Quantcast
Palio di Legnano

La sfilata entra al campo

È entrata in Campo la sfilata delle Contrade. I figuranti sfilano sotto lo sguardo dei loro contradaioli. 

È entrata in Campo la sfilata delle Contrade. I figuranti sfilano sotto lo sguardo dei loro contradaioli. Seguiranno gli Onori al Carroccio. Ad aprire il portone i cerimonieri del Palio guidati dal loro Maestro d'Armi Luca Fostinelli. Il corteo è partito alle 15 e 30 da piazza Carroccio e si è snodato per le vie della città.  Quest'anno le favorite sulla "carta" sono San Domenico e Legnarello anche se i colombi al termine della Messa in piazza San Magno hanno volato verso Sant'Ambrogio e San Bernardino. 

Galleria fotografica

Palio2018: la sfilata entra in campo 4 di 66

La Sfilata

Il corteo con 1500 figuranti è il frutto di un lavoro durato tutto l'anno. Infatti, una componente importante del mondo del Palio è la Commissione Permanente Costumi, che "costruisce e ricostruisce" per soddisfare al meglio le esigenze della sfilata storica.

Ad aprire il corteo 2018, San Martino che ha concentrato il focus della sfilata sui temi della danza, della musica e dell'arte. Grandi protagoniste dunque le danzatrici che hanno animato tutta la carovana biancoblu, al centro della quale viene evidenziato il simbolo della contrada, Martino che porge il mantello al povero. Diverse le novità nei costumi: un abito da bambino, veli per dame e, procedendo con la tradizione del ricamo a mano, la ricostruzione di un prezioso velo da castellanza il cui motivo decorativo riprende quello presente nella pagina dedicatoria della Bibbia di S.Paolo fuori le mura. Motto di contrada: "Fino alla fine". 

A seguire i colori gialloverde di Sant'Ambrogio: ad aprire lo staffile, simbolo di contrada. Le consuete e curiose streghe si confondono con il corteo nuziale rappresentato da numerosi figuranti in preziosi abiti di tessuti pregiati. Tra le novità spicca l'abito realizzato per il nuovo personaggio: la medichessa Trotula de Ruggiero, il primo medico donna della storia occidentale. Altri nuovi abiti arricchiscono la sfilata come due gambeson con soprasbergha e due abiti d'ancella. Motto di contrada: "Mi odino purchè mi temano". 

Impettito il cane bianco di San Domenico, contrada che si caratterizza per tematiche più "sociali", presentando il tema del gioco e dei popolani. Anche per i biancoverdi tante le novità come un abito da bambina con ricamo floreale, il completamento di un abito di dama a cavallo con un ricamo il cui motivo è tratto da un reliquiario francese e la nuova gualdrappa per la castellana che sforgerà anche una nuova corona così com'è la  banda per il capitano. Motto di contrada: "Nel verde la speranza".

Inconfondibile il ritmo dei tamburi che, insieme alle chiarine, ha preannunciato l'arrivo de La Flora. Nel carosello si contraddistinguono i frombolieri. tema della sfilata "la guerra e gli armati". Le dame e i cavalieri a cavallo precedono le sette vittorie e il gruppo degli armati chiude la sfilata. Nuove gualdrappe e pettorine per il cavallo del capitano e della castellana arricchiscono il corteo. Così come un nuovo abito da gran priore e da capitano oltre che l'aggiunta della figura del maniscalco. Motto di contrada: "Sia seme la virtù vittoria al fiore". 

Certamente più bellicosi i figuranti di San Bernardino che hanno enfatizzato con decisione il tema del trionfo delle armi. Nel corteo hanno infatti spadroneggiato la lancia, lo scudo e le insegne abbandonate sul campo di battaglia dallo sconfitto Barbarossa. Novità della contrada biancorossa, un velo per la castellana arricchito da un prezioso ricamo che riprende gli intrecci presenti in una miniatura tratta da un commentario della fine dell'anno Mille conservato a Bologna. Motto di contrada: "Il ponte lega la virtù alla gloria".

Non smentiscono la tradizionale eleganza e regalità, i vertici di San Magno, che hanno scelto di confermare gran parte del corteo caratterizzato dalla forte presenza della parte nobile e del clero. Vera chicca è la spada del capitano che risale alla prima edizione del Palio e che da allora viene tramandata di capitano in capitano. Arricchisce il corteo un abito e un mantello da gonfaloniere con motivo del ricamo tratto da un capitello del chiostro di Moissac, l'abito da scudiero il cui decoro è ispirato alla vera da pozzo del Museo Correr di Venezia e, da ultimo, un sontuoso abito e mantello da castellana ispirato dal portale romatico della chiesa di Saint-Jean lesa Saverne. Motto di contrada: "Non sempre vincitori ma sempre primi". 

Ecco Sant' Erasmo. Indistinguibile la fierezza rappresentata dai rapaci, anche quest'anno presenti nel carosello biancoazzurro in tutto il proprio splendore. Splendore egregiamente ripreso dalla corona della Castellana, un vero gioiello tempestato di pietre preziose, oltre che dall'abito con ricami di origine bizantina tratti da fregi che si trovano nel Duomo di Spoleto. E sempre per lei è stato realizzato un nuovo anello. La contrada propone poi un nuovo abito da falconiere nobile: un modello vestimentario che prende spunto dalle miniature tratte dal trattato "De Arte venandi cum avibust" del 1260. C'è poi il costume da dama a cavallo il restauro di alcuni vessilli e l'abito da gonfalonieri. 

A chiudere la lunga e meravigliosa sfilata 2018, i vincitori della scorsa edizione. Forza e lavoro sono i temi portanti della sfilata che hanno orchestrato i contradaioli di Legnarello. A rappresentare la forza un folto gruppo di armati a piedi ed a cavallo che indossano abiti di pelle e maglia ferro propri dell’epoca; mentre per il lavoro sono state scelte le tre corporazioni dei Vinaioli, il Gruppo Pane ed i Tessutai, quest’ultimi caratterizzati dalla ricca coppia di mercanti ebrei, con la loro scorta e servitù, e dal tradizionale carretto. Le novità giallorosse riguardano il velo della gran dama e della castellana ricamati a mano. La gran dama indosserà inoltre una nuova corona, mentre la sezione dedicata al lavoro è stata arricchita da un nuovo abito da bambina.

Immediatamente alle loro spalle ecco il Carroccio trainato dai buoi che porta il crocione accompagnato dall'immancabile Compagnia della Morte condotta dal condottiero Alberto da Giussano, quest'anno impersonato per la per la prima volta da Giuseppe Corasaniti.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 27 Maggio 2018
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Palio2018: la sfilata entra in campo 4 di 66

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore