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Iniziamo il mese con “Dodici rose a Settembre”

Gelsomina Settembre, detta Mina, è un'assistente sociale di un scalcagnatissimo consultorio dei Quartieri Spagnoli di Napoli...

Dodici rose a Settembre
di Maurizio de Giovanni
ed. Sellerio
€ 14,00

 


Gelsomina Settembre, detta Mina, è un'assistente sociale di uno scalcagnatissimo consultorio dei Quartieri Spagnoli di Napoli, dove il suo operato è utile quanto svuotare il mare con un cucchiaio.

Nonostante sia consapevole di quanto ci sarebbe da fare e di quanto poco invece si fa, Mina ogni giorno sale caparbiamente i tre piani di scale del fatiscente palazzo che ospita l'ufficio che divide con il dottor Gammardella ("Chiamami Mimmo"), il ginecologo timido e un po' goffo che è uguale uguale a Robert Redford (e che di conseguenza ha sempre la fila davanti allo studio) e il fantasma della psicologa dottoressa Monticelli Salvi, che riceve al massimo un giorno ogni tre mesi. Prima di affrontare le scale, però, deve superare la portineria, dove dalla notte dei tempi staziona "Rudy" Trapanese, viscido portinaio con l'abitudine di rivolgersi a Mina dandole del voi… al petto. Non 
che lo si possa biasimare, però, visto che la prorompente quinta misura è il Problema Due di Mina. Il Problema Uno è la madre, con cui Mina convive dal divorzio e che ha bella abitudine di ricordarle – ogni giorno che il Signore manda in terra – quanto stia invecchiando e quanto sarebbe utile che sfruttasse la sua bellezza per accasarsi una volta per tutte.

Eccola, la classica giornata di Mina. O, come la chiama lei, la sua tipica GdM (lascio a voi l'interpretazione dell'acronimo).

Quando però in consultorio si presenta una bambina di undici anni che, con una fermezza che sa di rassegnazione, dichiara di essere sicura che il padre sta per uccidere la madre, Mina e Mimmo decidono di intervenire. Per questo Mina si rivolge al magistrato De Carolis, tanto antipatico e presuntuoso quanto bravo nel suo lavoro.

De Carolis però ha altro per la testa, visto che la città sembra attraversata da una corrente omicida, che lascia dietro di sè vittime senza nulla in comune se non le dodici, freschissime rose che vengono sempre ritrovate sul luogo del delitto.

Storie parallele, che percorrono vicoli stretti e viali alberati, che si incrociano e sovrappongono, che si separano per ritrovarsi: storie diverse che raccontano d'amore, di famiglia, di dolore, di successo, di  
disgrazia, di vendetta. Storie che Mina si trova ad attraversare, protagonista attiva e testimone inconsapevole, e che da Mina saranno portate al giusto finale.

Perchè Mina è così: testarda e forte, generosa e piena d'amore, razionale ed emotiva, ironicamente ottimista e causticamente realista. Mina è tutto questo e altro ancora, e non vede l'ora di dimostrarlo 
facendo quello che le viene meglio: fare il bene degli altri.

E questa volta fatevi anche voi del bene: venite a conoscere Mina. Sarà un regalo per cui ringrazierete senza sosta Maurizio de Giovanni, che ha saputo creare un personaggio che è a tutti gli effetti una persona meravigliosa, che non si può non amare.

E io la amo tantissimo.

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Settembre 2019
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