La leggenda del ragazzo che credeva nel mare
di Salvatore Basile
ed. Garzanti
€ 17,60

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Niente come l'acqua riesce a far sentire Marco libero. Solo i tuffi e l'abbraccio avvolgente dell'acqua intorno a sè riescono a fargli dimenticare gli anni difficili trascorsi fra una famiglia affidataria e l'altra, vittima di un eterno balletto che lo porta ovunque tranne che vicino alla storia delle sue origini. Dei suoi genitori naturali, infatti, non sa nulla. L'unica eredità tangibile è quella voglia a forma di stella marina che ha sulla spalla, e che forse è la causa del suo amore per il mare.

Anche il mare, però, finisce per tradirlo. Un tuffo da uno scoglio troppo alto, una sbruffonata per impressionare possibili futuri amici e un possibile futuro amore, ed ecco che la vita di Marco cambia di colpo: una spalla lesionata, un braccio che non risponde più come dovrebbe, una vertebra lesionata… Il nero davanti agli occhi, il sogno di un futuro da tuffatore che si dissolve come la nebbia all'alba.

E d'un tratto l'amatissimo mare diventa la fonte della più terribile delle paure.

L'unica persona che riesce ad avvicinarsi a Marco è Lara, la sua fisioterapista: lei lo ascolta senza giudicare, lo incoraggia senza forzarlo, lo carica di speranza per il futuro senza la pretesa di medicare le ferite del passato.

E' grazie a questa apertura, a questa generosità emotiva che Lara riesce a convincere Marco a seguirla nel suo piccolo paesino natio, dove il calore del sole e della sabbia possono aiutarlo a guarire. E così Marco approda in questo piccolo borgo fuori dal tempo, dove le giornate sono scandite dal sole e dal ritmo della pesca. Un mondo antico dove Marco può gettare le basi per il suo futuro.

Tutto perfetto, quindi? No, perchè Lara ha più di un motivo per tornare a casa, e per farlo in compagnia di un nuovo amico che però sa pochissimo di lei: anche lei ha un passato da affrontare e un futuro da costruire; anche lei ha un dolore da superare per rinascere.

Lara e Marco sono uniti, in questo lento risalire dalle profondità del dolore, dal desiderio di riprendere a nuotare liberi verso l'orizzonte e dalla volontà di riprendere a dare un ritmo ai propri respiri e ai propri sentimenti.

Tutto sta nel trovare il coraggio di compiere il primo passo. O meglio, l'ultimo: quello che ti fa staccare dal suolo e ti porta in alto, al principio di un tuffo che è vita.

Un romanzo delicato e profondo, che vi entrerà nel cuore e ci resterà a lungo. Come devono fare i libri belli.

Amanda Colombo – Galleria del Libro