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“Una città a spicchi per garantire una migliore mobilità”

8 Ottobre 2019

L'ultima volta che ho girato in bici per Legnano mi sono spaventato ed ho deciso di tornare a camminare. Sin dal tramonto il sistema di illuminazione, che sospetto sia illegale, non consente nemmeno di vedere a terra, anche le numerose buche. Di giorno o di notte, il comportamento di molti automobilisti è minaccioso: pochi rispettano i limiti di velocità e tanto meno la distanza di sicurezza, in sorpasso come in marcia. Le strade sono strettine ma pare impossibile limitare il parcheggio, con mezzi a motore sempre piu grassi.
Camminare, l'estensione della città me lo consente, sembra il compromesso. Così vado anche tranquillo e non rischio di farmi prendere dalla fretta cieca, quella che sembra abbiano tutti quanti, che mette a rischio la sicurezza comune. 
Ma dove è finito il senso civico? Dicono sia scomparso, con l'affermarsi del benessere, quello personale in primis, coincidente al mondo artificiale che il sistema commerciale alimenta 24/7.
Se non è sufficiente il rispetto della vita umana, dovrebbe intervenire un diverso ordine, dalle istituzioni, in primis locali. Suggerisco da anni, in primis agli amici, un nuovo limite di velocità cittadino a 30 km/h, per permetterci di condividere la strada, senza grandi interventi. Sono invece le strade piu veloci, extraurbane di collegamento, quelle su cui sembra indispensabile realizzare percorsi sicuri per ciclisti e pedoni. E attenzione a non lesinare sulla larghezza, che spesso disattende la legge e scoraggia l'utilizzo.
In città, nel nostro pezzetto di metropoli, esiste anche e un piano B che consentirebbe di dotarci di una completa rete ciclabile in tempi molto brevi e con risorse limitate: trasformare le strade a doppio senso in sensi unici libera lo spazio per pedoni e biciclette.
Se poi vogliamo cambiare veramente passo, dobbiamo modificare la circolazione, in modo che non sia più attraversabile un centro piu esteso dell'attuale, se non a piedi o in bici. Una città a spicchi per garantire la mobilità di chi non può fare a meno dei mezzi inquinanti e ingombranti.
Se qualcuno vuole, nella nostra comunità come altrove, fare ancora della bicicletta una questione di classe, parliamone. La bici é certamente di classe, snella, silenziosa e scivolosa, superiore ai veicoli ingombranti, inquinanti e invadenti. Ma soprattutto la bicicletta puo aiutarci a tenerci in forma, ci consente di non sprecare denaro e contribuisce a preservare un ambiente piu vivibile.

Luca Rossi 

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