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“Invertiamo la tendenza e favoriamo l’uso della bicicletta”

16 Settembre 2019

Gentile Direttore,
non voglio entrare nella polemica sulla chiusura del centro alle biciclette e sulla scarsa civiltà di molti che ritengono i divieti un suggerimento. Vorrei però proporre una riflessione più ampia.
In questi giorni alla ripresa delle attività dopo le ferie il problema del traffico e dell’inquinamento è ripreso pesantemente. In Corso Italia e lungo tutto l’asse di Via Venegoni, in Via Ratti vicino alle Scuole ecc ecc. Gli interventi per migliorare la circolazione, evitare le doppie file ecc. ecc. ci sono ma è evidente che non bastano. Io credo che il vero problema sia diminuire l’uso dell’auto senza demonizzare nessuno ma aiutando le persone a capire che l’auto è una grande conquista della mobilità personale e privata ma è anche un mezzo costoso, ingombrante e molto spesso assai inquinante. Non sto a sottolineare gli aspetti di pericolosità legati agli incidenti stradali ma basta aprire un giornale o guardare un notiziario.
Da circa 8 anni uso la bicicletta per recarmi al lavoro e da 5 abbiamo solo un’auto in famiglia che viene prevalentemente usata da mia moglie che per la sua professione ha maggiori necessità. Sono contento della mia scelta mi muovo di più e certamente il non trovarmi più imbottigliato in lunghe code quotidiane ha migliorato il mio umore. Quindi non tornerei indietro. In questi anni di viaggi casa lavoro (a Milano) e tempo libero mi sono accorto di come le nostre città siano state pensate e progettate per facilitare l’uso dell’auto privata lasciando in secondo piano gli utenti deboli della strada cioè pedoni ciclisti e persone con ridotta mobilità. Arrivare in alcuni luoghi senza auto è difficile e spesso molto pericoloso. Se a questo si aggiunge il relativamente “poco” spazio disponibile nelle nostre città e le misure sempre più “large” delle auto si fà in fretta a capire perché. Nessuno ha facili soluzioni in tasca ma io penso che si debba cominciare a invertire una tendenza. Mi pare evidente che la pedonalizzazione del centro oltre che aver dato benefici ai pedoni compresi i bambini e gli anziani che possono muoversi liberamente non ha comportato danni per il commercio e gli abitanti che probabilmente dormono meglio di chi si affaccia sul Toselli o su Viale Cadorna.
Questa è la strada giusta che in tutte le più grandi città europee viene percorsa con decisione. Credo che si debbano ampliare di molto le zone 30 introducendo anche zone 10 cosi da favorire gli utenti deboli e stimolare una convivenza civile tra i mezzi di trasporto che favorisca appunto i più deboli.
Anche le ciclabili sono un grande contributo a un cambiamento di prospettiva in questo campo ma devono essere progettate e pensate per favorire gli spostamenti urbani e quindi ben raccordate e segnalate.
Solo se si affronta il tema intero della Mobilità si esce da sterili polemiche su chi sia più maleducato o incivile e si migliora la qualità della vita di tutti.
Da ultimo mi permetto di segnalare che Promossa dalla Commissione Europea, la Settimana  della Mobilità Sostenibile  si svolge dal 16 al 22 settembre di ogni anno e ci sono molte iniziative interessanti anche in zona.
Grazie per l’attenzione

Mario Brambilla


Forse banalizzo il problema, ma essendo stata più di una volta sul punto di essere travolta nella ZTL di Legnano e in un caso anche oggetto di verbosi epiteti da parte del ciclista trasgressore di quello che a tutt'oggi è divieto di circolazione, mi chiedo: non potrebbe essere tracciata una corsia con due belle strisce rosse all'interno della quale e solo lì possano transitare i ciclisti e non sfrecciare a zig zag tra i pedoni!?

Nicoletta 

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