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Corten: dalle Alpi un esempio che qualifica le opere legnanesi

22 Agosto 2019

Buongiorno direttore, colgo l’occasione, generata dalla notizia pubblicata giusto ieri e riguardante l’archiviazione da parte del PM di Busto Arsizio Marina Melita per il fascicolo aperto a seguito della denuncia del dott. Brumana relativa alla famosa passerella del Castello, per proporre uno spunto di riflessione.

Ho trascorso con la mia famiglia alcuni giorni di vacanze in Alto Adige e precisamente in Val Venosta. Abbiamo fatto un splendida passeggiata in Val Martello attirati dalla promozione di un percorso paesaggistico mozzafiato lungo il Rio Plima. Costeggiando la gola del rio ci siamo trovati ad osservare il paesaggio in modalità alquanto diversa dal solito e questo grazie a strutture abilmente posizionate nel bosco a strapiombo sul torrente. La passeggiata è terminata a quota 2.200 mt dove, attraversando il rio grazie al moderno ponte tibetano, si arriva al Rifugio Nino Corsi.

Ebbene, tutte queste strutture (di cui allego le foto) sono realizzate in corten, materiale altamente duraturo che richiede scarsissima manutenzione. Mi sono domandato come mai, proprio in Alto Adige, provincia con un’altissima sensibilità alla tematiche ambientaliste, dove in parecchi comuni governano i Verdi, dove il rispetto per la natura è ragione di vanto, proprio qui non solo abbiano scelto il corten per realizzare le strutture, ma utilizzino le postazioni come efficace attrattiva. Avendo parecchi amici in loco ci siamo informati e non risulta traccia di alcuna sommossa popolare contro questo recente progetto, anzi, sembra che gli integralisti atesini ne vadano alquanto fieri. Ho la sensazione che la nostra scarsa padronanza della materia, ci spinga spesso a seguire taluni pifferai che millantando chi sa quali conoscenze ci spingo a condividere battaglie prive di fondamento.

Angelo Magnoni


(m.tajè) – Il corten promosso dall'ufficio tecnico comunale per alcune opere specie lungo l'Olona è stato oggetto in città di apprezzamenti poco convinti. Giudizio,probabilmente, dovuto a scarse conoscenze nel campo dei materiali, perchè non solo gli altoatesini ma anche siti specializzati (come  ingegneri.cc)  definiscono un successo il suo utilizzo.
Un po' come il calcestre, che caratterizza importanti viali parigini, ma la cui comparsa al cimitero Monumentale di Legnano , a suo tempo, aveva destato più di una perplessità.
Legnanesi poco disposti ad accertare novità di questo genere oppure gli altri troppo avanti nella concezione moderna dei materiali da usare in tema ambientale e urbanistico?

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