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Biblioteca: “Collocazione migliore del “Parco Falcone-Borsellino” non c’è”

8 Marzo 2019

Buongiorno Direttore, l’altra sera ero presente anch’io all’incontro per la presentazione della nuova biblioteca in rappresentanza di una scuola di Legnano.

Mi è piaciuto il metodo seguito dall’architetto Botticini: prima sentiamo voi e poi definiremo il progetto complessivo della nuova biblioteca sulla base di quello che emergerà durante l’incontro. In sintesi è stata questa la “filosofia” dell’incontro.

Leggo su Legnanonews i rimbrotti del “Comitato Biblioteca sì, sprechi no”. Non entro nel merito delle firme raccolte, dei progetti alternativi, dei silenzi dell’Amministrazione comunale in merito all’attività del Comitato…

C’è però una questione che il Comitato non ha preso in esame. Vogliamo che gli studenti di Legnano frequentino la biblioteca, imparino a maneggiare (e a leggere) un libro? Vogliamo che la biblioteca sia un polo di attrazione e non una “cattedrale nel deserto”? Bene! Collocazione migliore del “Parco Falcone-Borsellino” non c’è.

Mi spiego. Sapete quante migliaia di studenti ci sono tra Bernocchi, Dell’Acqua (a un a passo dalla nuova biblioteca), Galilei (percorso facile in 15min max), Bonvesin de la Riva, scuole elementari De Amicis e Don Milani? Neppure io lo so. So però che sono migliaia e migliaia con centinaia e centinaia di docenti. Solo la mia scuola conta più di 1500 studenti e circa 200 insegnanti. Quale potenziale di nuovi fruitori!

Spero che nessuno dirà che gli studenti di solito stanno in classe e non escono dalle aule. Al contrario le scuole sono molto ricettive se le proposte culturali sono interessanti, soprattutto se non ci sono mezzi da prendere o rischiosi marciapiedi da percorrere.

La biblioteca vuole organizzare un incontro con un famoso scrittore? Di mattina sarà difficile contenere le adesioni!

La biblioteca vuole proporre una mostra? Durante le settimane di esposizione molte classi non rinunceranno all’occasione!

Sono sicuro che con la nuova biblioteca la direttrice, dott.ssa Cozzi, sarà perfettamente in grado di fare della biblioteca un polo pulsante animato dal lunedì fino al sabato mattina da centinaia di studenti. Basta avere buone idee e in tal senso la biblioteca di Via Cavour ne ha espresse molte in questi ultimi anni.

Da notare che molti studenti fanno lezione anche di pomeriggio: quindi la nuova biblioteca avrebbe un continuo movimento di studenti nel corso di tutta la mattina e le prime ore del pomeriggio. Più di così!

Ma c‘è un’altra questione che mi sta a cuore e qui gli studenti non c’entrano.

Vogliamo davvero animare il centro di Legnano il sabato e magari anche la domenica con aperture straordinarie della biblioteca? Sarebbe una bella cosa per evitare che il centro di Legnano sia solo gelati, negozi di canottiere firmate e spesa settimanale al vicino supermercato. 

La biblioteca nella nuova collocazione potrebbe attirare anche tanta gente che non esce di casa per leggere quotidiani e prendere a prestito libri. L’importante è che sia un luogo accogliente e ben attrezzato a livello tecnologico. E qui l’architetto Botticini ha dato rassicurazioni in merito.

E’ stato detto all’incontro di qualche giorno fa che il parco è frequentato solo pochi mesi l’anno. D’inverno si attraversa il parco in fretta, d’estate sempre di fretta per evitare insolazioni.

Bene! La biblioteca farebbe vivere il parco tutto l’anno. D’estate e d’inverno sarebbe frequentata da gente che sa che all’interno freddo e caldo non fanno paura.

Immagino un’altra obiezione (del resto sollevata l’altra sera): la rotonda adiacente l’Esselunga è un punto nodale del traffico e quindi se la biblioteca decolla…

Credo che nella vita non ci sia nulla di perfetto ma è meglio avere un po’ di inquinamento in più accanto a qualche idea in più nella testa della gente. Le buone idee sono “contagiose”: generano altre idee in altre teste in un processo virtuoso. Ridurre il centro al solo shopping e al “passeggio” non aiuta in tal senso.

Sarebbe bello se fra qualche anno qualche negoziante del centro si lamentasse perché “fino a qualche mese fa avevamo più clienti il fine settimana, ora invece molte persone preferiscono la biblioteca”. Sarebbe fantastico!

Non so se appartiene al regno dell’utopia oppure a una sorta di “fantalibro”. In ogni caso una biblioteca centralissima come quella da costruire può coltivare questi sogni.

Giancarlo Restelli

 

 

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