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Latte vaccino: “La scienza conferma gli importanti valori nutrizionali”

22 Giugno 2018

Gentile Direttore, abbiamo letto con grande sconcerto l’intervista della giornalista Zoni alla Dottoressa Ferzi, Dirigente medico del reparto di oncologia all’ospedale di Legnano,  e l’articolo dal titolo “Il latte vaccino “può stimolare cellule tumorali, meglio evitarlo”” pubblicati sulla vostra testata on-line lo scorso 7 giugno.

La Dottoressa afferma che il latte vaccino:

– non andrebbe più somministrato ai bambini dopo i due anni;

– contiene caseina, potente stimolatore delle cellule e dell’IGF-1, con potenziali conseguenza sulla crescita della malattia oncologica;

– contiene caseina che stimola estrogeni, correlandosi con il tumore alla mammella e dell’ovaio;

– apporta calcio che si correla con un’aumentata incidenza del tumore alla prostata;

– se assunto con tè o caffè, diviene altamente indigesto e alcuni studi ne valutano un maggior rischio a livello epatico.

La Dottoressa asserisce, inoltre, che il latte ha “veramente poche” proprietà benefiche ed afferma che davanti a qualunque fastidio addominale è sufficiente togliere il latte, suggerendone l’interruzione del consumo a fronte di un minimo gonfiore addominale.

L’intervista si concentra poi sui formaggi per i quali il giudizio della dirigente è altrettanto severo: “non sono un buon alimento”, particolarmente ricchi di grassi saturi che aumentano il colesterolo, dannosi e palatabili grazie al loro contenuto di additivi.

Il servizio si conclude con il consiglio della giornalista di consumare meno latte possibile.

Ci chiediamo come sia possibile che una testata di informazione come la vostra possa divulgare tante notizie false e infondate senza proporre un minimo di contraddittorio, minando gli sforzi del mondo scientifico e delle Istituzioni per una corretta informazione.

Difficile commentare affermazioni quali quelle che individuano nel latte un alimento con poche proprietà benefiche, considerando che latte e latticini compaiono nelle raccomandazioni nutrizionali di quasi tutti i paesi del mondo! Così come dell’invito ad autodiagnosticare, contrariamente a quanto fortemente sostenuto da tutto il mondo medico, l’intolleranza al lattosio al minimo sintomo di gonfiore addominale. Ridicole le affermazioni sui tumori!

Al latte ed al suo ruolo sulla salute, la Fondazione Umberto Veronesi ha dedicato di recente uno dei “Quaderni – La salute in tavola”, con cui riconosce l’importante ruolo nutrizionale ed i molti pregi del latte “alimento davvero completo” e fa  il punto su molti dei dubbi che oggi circolano su questo prezioso alimento, compreso il suo ruolo nello sviluppo di diverse tipologie di patologie e tumori. La pubblicazione, sulla cui fonte non dovrebbero esserci dubbi di autorevolezza, è scaricabile dal sito della Fondazione.

E se non bastasse la Fondazione Umberto Veronesi, invitiamo la giornalista e la Dottoressa Ferzi a leggere quanto sostiene il World Cancer Research a proposito del latte, scagionandolo insieme ai suoi derivati da qualsivoglia correlazione con i tumori (molti studi in realtà certificano l’opposto per alcune tipologie di neoplasie).

Sempre sulle relazioni tra latte e salute, Nutrition Foundation of Italy ha raccolto in un’unica pubblicazione le risultanze degli interventi e della discussione scaturita in occasione di un simposio organizzato per discutere il ruolo nell’alimentazione umana e gli effetti sulla salute del latte vaccino. Al confronto hanno partecipato esponenti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), della Società Italiana di Pediatria (SIP), del CREA-Alimenti e Nutrizione, della Società italiana di Diabetologia (SID) , della Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (SIGE), della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), della Federazione Italiana Medici di Famiglia (FIMMG), della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), solo per citarne alcuni. Quelle contenute nell’articolo sono fandonie.

Le evidenze scientifiche sono in netto contrasto con quanto affermato dalla Dirigente e ripreso sul vostro sito.

Con la salute non si scherza! E’ inaccettabile che giornalisti professionisti e una testata di qualità prestino il fianco ad articoli diffamatori senza porsi il dubbio sulla veridicità di quanto pubblicano, senza rispettare una regola di base dell’informazione scientifica: informarsi da più fonti prima di scrivere.

Vi invitiamo a pubblicare le necessarie smentite e siamo disponibili a qualunque approfondimento mettendo a disposizione tutto il materiale scientifico accreditato necessario.

Distinti saluti

Massimo Forino – Direttore Assolatte


(marco tajè) – Il servizio in oggetto rientra in un progetto di comunicazione, gestito in collaborazione con la Direzione dell'Ospedale di Legnano.
Il progetto prevede interviste-video con primari e medici ospedalieri su argomenti di varia natura sanitaria e ospedaliera.
Nello specifico del servizio sul latte vaccino, siamo stati indirizzati alla dr.ssa Antonella Ferzi, dirigente medico del reparto di oncologia all'ospedale di Legnano. 
Naturalmente, si può anche non essere d'accordo sui giudizi espressi, ma in ogni caso doveroso rilevare che provengono da un medico qualificato e autorizzato a rilasciare interviste alla stampa.

Come già preannunciato da una nostra collaboratrice, assicuriamo una replica anche con una intervista-video nel più ampio contradditorio dovuto.

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