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Tristezza democratica

4 Maggio 2017

Ennesima violazione della legge Mancino che vieta l’apologia del fascismo. Forza nuova e Lealtà-Azione, due formazioni neofasciste, con un mesto corteo, hanno voluto ricordare Carlo Borsani con la strumentale scusa della medaglia d’oro al valor militare, in realtà come esempio di lealtà a Mussolini e al fascismo di Salò.

L’Anpi e la CGIL di Legnano hanno, con un comunicato, chiamato in causa le Istituzioni per chiedere di agire come si è fatto a Milano: vietare la manifestazione. Se non vado errato l’appello è caduto nel vuoto, neanche l’Amministrazione comunale ha trovato il tempo per scrivere due righe.

Altri tempi quelli in cui si cercò di bloccare l’intitolazione a Carlo Borsani di un giardinetto davanti al Liceo cittadino, intitolazione decisa dal sindaco leghista di allora, Marco Turri, e dalla sua giunta di destra. Era il 1995, partigiani ed antifascisti un po’ di resistenza la misero in campo per evitare l’offesa che si stava arrecando nei confronti di Legnano, città insignita della medaglia di bronzo al valor militare per la guerra di liberazione. Altri tempi, appunto.

Giuseppe Marazzini

Nella foto, il sindaco Turri nel 1995 tiene il discorso in piazza S.Magno, annunciando l'intenzione di intitolare una piazza a Carlo Borsani, Sul palco anche Franco Landini, presidente Anpi

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