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La magia delle leggende popolari “La bambina del Lago”

"La bambina del lago" è una piccola gemma letteraria frutto dell'amore di un padre e una figlia per le belle storie

La bambina del lago
di Loriano e Sabina Macchiavelli
ed. Mondadori
€ 19,00


"La bambina del lago" è una piccola gemma letteraria frutto dell'amore di un padre e una figlia per le belle storie, la magia del racconto e il potere salvifico della parole. Loriano Macchiavelli non ha bisogno di presentazioni, anche se in questo libro rivela un lato di sè inedito, grazie alla collaborazione con la figlia Sabina.
La storia ha inizio nel 1930, sull'Appennino emiliano, per la precisione a Paese Nuovo. Abbarbicato sopra uno sperone di roccia, Paese Nuovo sovrasta un limpido lago sotto le cui acque si intravedono la chiesa e il campanile di un altro villaggio, Paese Annegato, che venne sommerso quando fu costruita la diga per imbrigliare le acque del fiume Cigolo.

E' in estate che il dottor Astorre si trasferisce qui come medico condotto, accompagnato dalla figlia Aladina, dieci anni, molto provata dalla perdita della madre, originaria di Paese Nuovo. Alcuni abitanti li accolgono con affetto: Cleonice, che si occupa della grande casa in cui vanno ad abitare; Tina, la rude ostessa; il Podestà, giovane socialista nominato nonostante il fascismo; il Professore, che conosce i segreti del paese e non svela a nessuno i suoi.
Il primo impatto della bambina con la montagna è traumatico: si chiude in se stessa e la madre le manca sempre più. Si apre solo con i suoi animali domestici e osserva per ore il mondo impenetrabile della quercia secolare che svetta di fronte alla sua finestra. Nella vecchia casa,
pare sia la sola in grado di aprire la porta della soffitta che custodisce gli oggetti della madre bambina.

Tutto cambia quando, di ritorno da una passeggiata, Aladina racconta di un concerto di campane sgorgato misteriosamente dalle acque del lago. Il padre, temendo per la sua salute, pensa di tornare in città. Lo dissuade il Professore: Aladina non è la prima a sostenere di aver sentito le
campane e, come riporta una storia popolare, potrebbe essere una delle poche privilegiate a possedere “il seme della magia”.
Chi crede subito ad Aladina è Gufo, un bambino solitario come lei che ama scorrazzare per i boschi. Guidata da Gufo e dal Professore, Aladina conoscerà la montagna e i suoi misteri, gli animali veri e leggendari che la abitano. Grazie al suo sguardo di bambina, scoprirà, e ci farà scoprire, alcuni dei segreti protetti dal lago o tenuti nascosti da secoli di superstizione.

Un romanzo delicato che celebra l’immaginazione dei bambini e di tutti coloro che crescendo sono riusciti a conservare il superpotere di guardare oltre la superficie delle cose, di chi crede che al mondo ci sia posto anche per i fenomeni inspiegabili e di chi ogni tanto si concede il lusso di evadere dalle gabbie della razionalità e fare una passeggiata nei territori liberi della fantasia.

Emozionante.

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Ottobre 2019
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