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Tosi: uno spiraglio, ma il tempo è “tiranno”

Presezzi, grazie a Invitalia, punta a un commessa in Iran, per partire con la produzione in città - Dopo Pasqua, altro incontro al Mise 

Piccolo passo avanti per la Franco Tosi di Legnano. La proprietà Presezzi ha incontrato Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa) per ottenere garanzie da parte del Governo utili a recuperare importanti commesse in Iran. Nel contempo si è leggermente accorciato il divario tra gli imprenditori brianzoli e il commissario Lolli. Il risultato da una parte fa ben sperare, ma dall'altra preoccupa per il fattore tempo, che non gioca a favore della permanenza della fabbrica in piazza Monumento.

La novità del giorno è arrivata a seguito del tavolo di confronto voluto e ottenuto con forza dai lavoratori Tosi, che nei giorni scorsi hanno dato vita ad una mobilitazione all'entrata del Mise. Oggi, martedì 13 marzo, a Roma, incontro tra Presezzi, le parti sindacali e il commissario fallimentare Andrea Lolli. Con loro il sindaco Gianbattista Fratus e l'assessore all'Urbanistica Gianluca Alpoggio.

La distanza tra Lolli e Presezzi non è ancora colmata. Jl prossimo incontro al Mise si terrà dopo Pasqua. Per l'assessore Alpoggio, la situazione non è certamente risolta, ma qualche spiraglio si è aperto: «Il dialogo tra Presezzi e Invitalia è positivo. Certo, ci vorrà ancora tempo prima che la situazione si possa risolvere. Da parte dell'amministrazione, resta importante riuscire a salvaguardare l'area e la nostra attenzione sul tema resterà sempre alta».

Non manca però una certa delusione in Mirco Rota della Fiom Nazionale, che sperava in un risultato più deciso. «Pensavamo in un incontro più risolutivo, invece non è stato così. Presezzi ha aperto un canale di comunicazione con Invitalia per ottenere garanzie da spendere in Iran. A seconda dell'evoluzione di questa possibilità i manager brianzoli potrebbero avvicinarsi a Lolli, visto che oggi hanno accennato ad un'offerta di 2,2 milioni di euro. Ma le variabili sono ancora troppo influenti».

Quindi, ancora una volta, le parti sindacali si trovano a chiedere al Mise di «non perdere tempo. È necessario fare passi avanti per mantenere la Tosi in piazza Monumento». 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Marzo 2018
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