L’uomo delle caverne al Teatro Tirinnanzi
Un evento che registra costantemente “sold out”, programmato in più di 30 paesi in contemporanea che vanta già decine di milioni di spettatori all’attivo
Venerdì 13 dicembre h. 21.00, approda al Teatro Tirinnanziil più famoso spettacolo a livello planetario: CAVEMAN, l’uomo delle caverne. Un evento che registra costantemente “sold out”, programmato in più di 30 paesi in contemporanea che vanta già decine di milioni di spettatori all’attivo.
La stagione italiana di CAVEMAN è condotta da Maurizio Colombi, amato “One man show” che, con sguardo comico e esilarante ironia, affronta uno dei temi più complicati e comuni: il rapporto fra uomini e donne.
La versione italiana registra ogni volta lo stesso successo riscosso a Broadway, ove CAVEMAN (con 702 repliche in soli 2 anni) è stato il monologo più longevo della storia: così apprezzato al punto che, l’allora sindaco Giuliani della città di New York, gli volle dedicare la 43° strada. Il successo si è diffuso ovunque con cifre di tutto rispetto e più di 15 traduzioni in lingue diverse.
E’ stato anche vincitore del PREMIO LAURENCE OLIVER quale miglior spettacolo d'intrattenimento. Tutto ciò ha trasformato CAVEMAN, da semplice successo teatrale, a un vero e proprio fenomeno di costume mondiale.
Adattamento e traduzione – per volontà di Rob Becker, creatore della versione originale – sono stati curati dallo stesso Maurizio Colombi (già regista del record d'incassi “Peter Pan il Musical”, di “We Will Rock You” ispirato ai Queen e dell’attuale “Pinocchio”), nonché dei fortunati “Family Show” già amati a Legnano dai bambini e dalle loro famiglie, che la domenica pomeriggio registrano sempre il tutto esaurito.
La regia è di un altro campione delle risate, Teo Teocoli. Con CAVEMAN si ride (sino alle lacrime), ci si diverte, “ci si riconosce”, piace. Lo dicono i dati: Maurizio Colombi registra il suo settimo anno di gradimento, più le continue le richieste da teatri di ogni città: per la gioia di chi non l’havisto e per quella di chi ( e sono in tanti), lo vuole rivedere.
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