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Giornate del FAI di Primavera: il palazzo comunale di Rho tra le destinazioni

Il Municipio di piazza Visconti aprirà i battenti sabato 23 e domenica 24 marzo dalle 10 alle 18 per far conoscere la sua storia e le opere d’arte custodite al suo interno.

Anche il Palazzo Comunale di Rho è tra le destinazioni della 27esima edizione delleGiornate di Primavera del FAI. Il Municipio di piazza Visconti aprirà i battenti sabato 23 e domenica 24 marzo dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso 17.30) per far conoscere la sua storia e le opere d’arte custodite al suo interno.

L’apertura è a cura della Delegazione FAI di Milano Nord Ovest e le visite guidate sono condotte dagli Apprendisti Ciceroni© del Liceo Classico "Rebora" Rho.

«Siamo lieti che la nostra “casa”, il Palazzo Comunale, abbia avuto l’onore di essere inserito tra le destinazioni del FAI di primavera – è il commento del sindaco, Pietro Romano – Per tutti i rhodensi, e non solo, si presenta l’occasione di scoprire un luogo istituzionale da un punto di vista nuovo e affascinante. Invitiamo tutti ad approfittare delle giornate per scoprire le opere d’arte custodite nel palazzo, che così tanta importanza riveste nella storia di Rho: fu anche grazie all’impressione che questo luogo fece al Prefetto, intervenuto per la cerimonia di inaugurazione, che Rho ottenne il titolo di città nel 1932«.

: «Valorizzare la bellezza e i tesori che la nostra città custodisce – Aggiunge Sabina Tavecchia, assessore a Piano Strategico, Turismo e Marketing Territoriale – è l’obiettivo del nostro Tourist InfoPoint: l’iniziativa del FAI ci permette di dare risalto sotto una luce nuova al Palazzo Comunale, un luogo che per chi abita o conosce Rho è un simbolo, anche se spesso la sua storia e i tesori che racchiude sono poco conosciuti dagli stessi rhodensi».

«Un ringraziamento alla Delegazione del FAI di Milano Nord Ovest per aver scelto di valorizzare il nostro palazzo, la sua storia e le sue opere – commenta l’Assessora alla Cultura e Politiche Giovanili Valentina Giro -. La giornata sarà ancora più speciale grazie ai ragazzi e ragazze del liceo Rebora che ci accompagneranno, insieme alle loro instancabili insegnanti, a conoscere i segreti del palazzo. Un bel lavoro di squadra che rende i giovani protagonisti della vita culturale della città».

Con un decreto regio del 1928 il re Vittorio Emanuele III dispose l’aggregazione al Comune di Rho di Mazzo Milanese, Terrazzano, Lucernate e Passirana (oggi frazioni di Rho). Oltre a un aumento della popolazione (circa 7.000 abitanti) questo comportò il trasferimento di tutti i documenti e dei dipendenti dei singoli comuni soppressi, con il conseguente collasso della piccola sede del Municipio rhodense. Per questo nel 1929 si decise di costruire un nuovo e prestigioso Palazzo del Comune che potesse ospitare tutti gli uffici e far fronte alle necessità di una cittadina in espansione. La relazione allegata al progetto ci racconta la scelta di uno stile architettonico eclettico, che richiamasse il Romanico Lombardo evidenziando come “quello stile ebbe qui la sua culla e che per la sobrietà e la semplicità delle sue linee ben si addice all’austerità di un palazzo municipale”.

 

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Marzo 2019
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