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25 aprile: il programma delle celebrazioni

Alle 10 ritrovo in villa Pomini

Mercoledì 25 aprile la Città di Castellanza celebra il 73esimo Anniversario della Liberazione in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, l’Associazione Carabinieri in congedo, l’Associazione Marinai d’Italia, l’Associazione Bersaglieri e l’Associazione Nazionale Caduti e Dispersi in Guerra.

Il programma delle celebrazioni è articolato in  diversi momenti: alle 10 appuntamento con tutti i partecipanti a Villa Pomini, sede dell'esposizione Dal Piave al Don: il doloroso cammino verso la libertà. Da Villa Pomini partirà il corteo che attraverserà le strade cittadine verso la Corte del Ciliegio, passando in Viale Rimembranze. Durante il  percorso il corte sosterà brevemente davanti ai cippi dedicati ai partigiani (di fronte al Green Claub), al monumento dei carabinieiri, al Monumento ai Caduti, dove il corteo sosterà  prima di proseguire per la Corte del Ciliegio passando per il Monumento dei Marinai in Piazza Castegnate. Il corteo proseguirà il suo percorso fino alla Corte del Ciliegio dove sarà deposta una corona al Monumento dei Caduti per la Libertà.

Al termine della deposizionre è prevista la benedizione ecclesiastica e il discorso di saluto del Sindaco, Arch Mirella Cerini, e di un rappresentante di ANPI (prof. Restelli).  Le celebrazioni proseguiranno con un rinfresco seguito dal Pranzo dells Liberazione a cura dell'ANPI presso il Ristorante Viale Lombardia 39 e l'esposizione delle foto storiche di Castellanza del 25 aprile 1945 presso la Sala Polivalente di Viale Lombardia.
 
«Celebrare ia ricorrenza del 25 Aprile non deve essere solamente un rito – le parole del sindaco Mirella Cerini -, bensì un dovere civile per confermare il valore di una data che segnò un nuovo inizio per il nostro Paese. Rendere omaggio a coloro che combatterono e morirono per ridare dignità alla nostra patria, vuol dire sottolineare che gli ideali della Resistenza sono ancora di grande attualità per vivere in una società diversa. A loro, a quei giovani che sacrificarono sull’altare della libertà e della democrazia il proprio presente per garantire un diritto al futuro, a quelle donne valorose e a quegli uomini coraggiosi, va un commosso sentimento di gratitudine. La memoria è il cemento tra le generazioni, è insieme ricordo e attualità, sentimento e azione. Per questo la memoria di coloro che sacrificarono la loro vita è e deve continuare ad essere fonte inesauribile per i nostri valori di democrazia, libertà e giustizia. Il loro ricordo non alimenti divisioni, ma ci insegni la concordia, insieme con l’amore per la Patria e l’amore per la Costituzione, fondamento delle nostre libertà. Questo deve essere il significato profondo della giornata che celebriamo: un’occasione per ricordare ai giovani i valori ispiratori di quella libertà che essi hanno il privilegio di vivere e il dovere di custodire». 

Redazione
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Pubblicato il 24 Aprile 2018
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