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Incontro “Guardia Costiera Italiana e migranti”

Verranno presentati alcuni video inediti della Guardia Costiera e, in anteprima nazionale, la mostra del Meeting di Rimini 2017 

Appuntamento a Busto Arsizio giovedì 20 aprile con l’incontro pubblico «Guardia Costiera italiana e migranti. Tra passione e missione, al servizio dell’uomo», interverranno due ospiti d’eccezione: il capitano di Vascello Paolo Cafaro, comandante della Guardia Costiera e il giornalista Giorgio Paolucci, editorialista di Avvenire, direttore editoriale del periodico di approfondimento Atlantide e curatore della mostra “Migranti, la sfida dell’incontro”, presentata al Meeting di Rimini e che ha avuto un enorme successo di pubblico e di interesse in tutta Italia. La serata, organizzata da Fondazione San Giacomo, avrà inizio alle ore 21.15 nell’Auditorium in piazza XXV Aprile, 1 e sarà introdotta dal presidente Monica Giani.

«Siamo orgogliosi e sarà un onore portare a Busto Arsizio il comandante della Guardia costiera Paolo Cafaro – ha dichiarato il presidente Monica Giani un uomo, prima ancora che professionista e servitore della nostra nazione, che ha operato nella gestione delle maggiori emergenze nei mari italiani, in primo luogo in quella che da anni riguarda centinaia di migliaia di migranti lungo la sponda meridionale del Mediterraneo. Nella nostra città ovviamente non c’è il mare, ma la questione “migranti” è al centro della nostra attenzione. Come Fondazione vogliamo offrire anche questa volta un metro di giudizio sull’operato italiano e su quello che concretamente si può fare con i nostri fratelli più emarginati, che arrivano dalla periferia del mondo. Sono certa che grazie alle sollecitazioni di Paolucci e da parte del pubblico potremo capire meglio cosa vuol dire guardare con occhi diversi e più caritatevoli l’“altro” che arriva da un mondo che ci può sembrare distante anche culturalmente»

«Dal 2001 ad oggi abbiamo tratto in salvo come Guardia Costiera circa 500mila persone. Ma quando riceviamo una richiesta di soccorso – anticipa il comandante Paolo Cafaronon siamo felici. Significa che qualcosa ha fallito nella nostra attività quotidiana di prevenzione dove operiamo per evitare l’emergenza. A quel punto facciamo tutto per evitare che le persone muoiano. Ma non si può affrontare la questione dei migranti come un qualunque altro problema di soccorso. Lo facciamo, è la nostra coscienza, ma non basta. Solo la cooperazione strutturata permanente può dare risultati, occorre una Guardia costiera europea. A Busto Arsizio porterò dei filmati inediti sulla incessante e preziosa attività della Guardia Costiera»

«Il comandante Cafaro e la Guardia Costiera testimoniano che davanti alla tragedia che si consuma da anni nel Mediterraneo, sono necessari uno sguardo pieno di umanità e insieme una strategia comune da parte dei Paesi europei per far fronte a una situazione che durerà a lungo e che sollecita una condivisione di responsabilità – spiega Giorgio Paolucci –. Dobbiamo educarci a una posizione umana come quella evocata da Papa Francesco, e che ha ispirato la mostra realizzata al Meeting di Rimini, visitata in questi mesi da migliaia di persone in decine di città: “I profughi, i migranti, non sono numeri, sono persone: sono volti, nomi, storie, e come tali vanno trattati”.»

Mostra «Nuove generazioni. I giovani volti dell’Italia multietnica»

Durante la serata presentazione in anteprima nazionale della mostra “Nuove generazioni. I giovani volti dell’Italia multietnica” che si potrà visitare al prossimo Meeting di Rimini (20-26 agosto 2017). La mostra, curata anche da Paolucci, è incentrata su storie scritte da giovani che fanno parte di famiglie giunte in Italia da vari Paesi (192, dicono le statistiche) in seguito a un flusso migratorio sempre più imponente, certamente destinato a continuare, e che ha portato a superare la quota di 5 milioni di stranieri regolarmente residenti, quasi il 9 per cento della popolazione totale.

Redazione
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Pubblicato il 14 Aprile 2017
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