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Calci ai bambini: arrestato maestro d’asilo a Pero

"Vittime" bambini molto piccoli, tra i 2 e i 5 anni

Urla, strattoni, perfino calci. Queste immagini testimoniano gli episodi di violenza, filmati dai carabinieri di Pero, in provincia di Milano che hanno portato all'arresto di un maestro d'asilo.

La misura cautelare arriva al termine di un'attività di indagine durata circa un mese che ha permesso ai militari di ricostruire, grazie alle telecamere nascoste in classe, ben 42 episodi violenti nei confronti di bambini molto piccoli, con un'età compresa tra i 2 ed i 5 anni.

Nei video si vede il maestro che trascina di peso e con forza i bambini se non fanno quello che dice, li sgrida urlando, ad un certo punto mentre sono seduti in cerchio tira dei calci sulla schiena ad uno di loro, un altro lo spinge fino a farlo cadere in terra. Tutte prove che hanno portato all'arresto dell'uomo.

“Questa mattina abbiamo appreso dell’indagine su un maestro della scuola d’infanzia statale di Pero – è il commento ufficiale dell’amministrazione di Pero – che ha portato al suo arresto eseguito dai Carabinieri della Tenenza cittadina su disposizione della Procura della Repubblica di Milano; arresto giunto a seguito di un’attività investigativa che ha evidenziato decine di episodi violenti a danno di minori di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Si tratta di una notizia sconvolgente, che tocca un ambito di estrema delicatezza come la vita di soggetti tra i più fragili della nostra comunità, ossia i bambini e le bambine che frequentano le scuole cittadine. Dal canto nostro vogliamo innanzi tutto essere vicini ai nostri bambini ed alle loro famiglie pur ribadendo la serietà, la professionalità e la passione che i docenti delle scuole mettono ogni giorno nella loro missione di educatori. I docenti sono selezionati e rispondono al Ministero della Pubblica Istruzione, che a Pero ha sempre garantito un elevato livello del servizio didattico. Abbiamo fiducia totale nell’Arma dei Carabinieri, che ha condotto le indagini, e nella Magistratura cui ora spetterà emettere un giudizio, che in uno Stato di Diritto come l’Italia non può essere anticipato da processi di piazza. I processi, in Italia, si fanno nelle aule di Tribunale. Ed è lì che dovrà emergere la verità, a tutela- in primis- degli alunni della scuola d’infanzia e di tutta la nostra comunità.  Anche di fronte a un caso così grave di cronaca del quale non possiamo, né vogliamo, sminuire la gravità, preferiamo comunque il riserbo ed il contegno istituzionale. Pero è sempre stata una comunità forte e coesa, e vogliamo che rimanga tale. Soprattutto nei momenti più difficili”.

Redazione
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Pubblicato il 29 Novembre 2018
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