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Centro aiuto alla vita: nel 2019, aiutati a nascere 45 bambini

"Un piccolo contributo per aiutare a evitare il fenomeno delle culle vuote” ha detto Mario Sansalone

Si è volta in mattinata, presso la sede del CAV-Centro di Aiuto alla Vita di Busto Arsizio-Anna e Giovanni Rimoldi, l’ormai tradizionale incontro per presentare il “report” dell’attività 2019 e lanciare il primula Day del 2 febbraio che vedrà offrire sui sagrati delle chiese di Busto Arsizio e Valle Olona di ben 9.000 primule.

45 bambini (1.241 dal 1988) aiutati nascere, 58 donne assistite, in linea con l’anno precedente l’estrema sintesi del report.

[pubblicita]      “Un piccolo contributo per aiutare a evitare il fenomeno delle culle vuote” ha detto Mario Sansalone, addetto stampa CAV e consigliere di Federvita Lombardia, nell’introdurre l’incontro. “a Milano, nel 2019, come riporta La Repubblica del 13 gennaio nella Cronaca di Milano, sono nati 9.671 bambini (10.831/2018), per registrare un dato così basso si deve tornare indietro di 100 anni, nel 1919, quando si è registrato lo storico record negativo. I 53 CAV della Lombardia (342 in italia) hanno aiutato a nascere 3.342 bambini nel 2019 (7.271 in Italia, oltre 2 terzi dei bambini milanesi). Un lavoro quello dei CAV che ha una valenza culturale e soprattutto sociale che non sempre viene recepito nella realtà italiana.

Antonio Pellegatta, Presidente del Cav, ha motivato la tendenza al calo di future mamme come indice di mancanza di speranza verso il futuro. Le donne che si presentano nella nostra sede di via Pozzi, 7 sono, per 89% straniere che nonostante le difficoltà economiche o abitative desiderano proseguire la gravidanza e hanno bisogno di un supporto. Un dato che contrasta con quelli dello sportello, nel reparto di Ginecologia, dell’ospedale cittadino.

 “Qui sono molte di più le donne italiane che chiedono l’aborto” spiega Giovanna Bizzarri, Vice Presidente. “in casi di particolare disagio economico il nostro CAV può erogare un progetto Nasko del CAV, che prevede un contributo complessivo di 3.000 euro spalmati su 18 mesi. In altri casi particolari si può intervenire con il Progetto Gemma, un progetto di adozione a distanza offerto da qualche altro CAV italiano” conclude Bizzarri.

Il CAV di Busto Arsizio, infine, ha detto infine Pellegatta ricerca volontari per un giusto ricambio generazionale.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Gennaio 2020
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