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Rho, ponte di Mazzo chiuso dall’8 febbraio per lavori di sicurezza

L’infrastruttura era stata segnalata come elemento di criticità nell’agosto 2018 a seguito del monitoraggio delle opere strutturali dopo i fatti di Genova.

Da sabato 8 febbraio ponte di Mazzo chiuso e percorsi alternativi per il traffico di auto e pedoni: questa la decisione dell’amministrazione comunale per garantire la sicurezza di tutti.

A breve sarà approvato il progetto esecutivo per il consolidamento strutturale del cavalcaferrovie di via Buonarroti per un costo previsto di 4,5 milioni di euro ed è stata presentata la richiesta di accensione di un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento di questo intervento, che è stato concesso. Ad oggi non sono infatti andate a buon fine le precedenti richieste per sostenere economicamente il progetto presso la Città Metropolitana di Milano e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’impegno economico rilevante è dovuto allo sviluppo dell’infrastruttura, (sviluppo complessivo di circa 250ml oltre alle relative rampe di accesso) alla necessità di intervenire per il risanamento diffuso delle armatura, l'eliminazione delle criticità di fessurazione in appoggio travi e l'irrigidimento delle travature mediante la posa di fasce in fibra di carbonio. Sono necessari, inoltre, la sostituzione degli appoggi delle travi (otto per ogni lato delle dieci campate), trattamenti finali di protezione, il rifacimento dei parapetti laterali, comprese le protezioni per la porzione centrale che insiste sopra la duplice linea ferroviaria, e opere stradali di finitura e completamento. 

[pubblicita]L’infrastruttura era stata anche segnalata come elemento di criticità nell’agosto 2018 a seguito del monitoraggio delle opere strutturali coordinata da Città Metropolitana su indicazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti dopo i tragici eventi di Genova.

«Abbiamo deciso di chiudere il ponte di Mazzo per sicurezza e per procedere con l’intervento di manutenzione straordinaria – spiega il sindaco Pietro Romano –. I lavori del cavalcaferrovia di via Buonarroti non sono infatti più rinviabili. In questi anni in Italia abbiamo avuto già troppi eventi drammatici legati ai ponti, noi preferiamo chiedere ai nostri cittadini di sopportare i disagi per la chiusura del ponte di Mazzo, piuttosto che mettere a rischio la loro vita. Ad oggi non abbiamo avuto una risposta positiva sulle nostre istanze di finanziamento ministeriale, ma non demordiamo perché il ponte riveste un’importanza strategica per la viabilità anche di Fiera e Mind e preferirei dedicare queste risorse per la nostra città».

«Nell’ultimo anno abbiamo vietato il transito sul ponte ai trasporti eccezionali ed a tutti i veicoli con sagoma al di sopra dei 230 cm (autocarri e mezzi pesanti in genere) – sottolinea l'assessore ai lavori pubblici Maria Rita Vergani –. Nel frattempo abbiamo proceduto a redigere il complesso progetto degli interventi manutentivi di consolidamento statico di varia natura. Si prevede una chiusura del ponte di 16 – 18 mesi. I tempi di realizzazione sono purtroppo dilatati da vincoli esterni e indipendenti dalla nostra volontà. Si deve operare sopra le sedi ferroviarie con ben quattro binari e due linee vitali per il collegamento con Varese e Torino. RFI – Reti Ferroviarie Italiane ha fornito infatti delle prescrizioni per lo svolgimento dei lavori per garantire la sicurezza dei viaggiatori, che prevede la necessità di operare nelle ore notturne o in giornate festive».

«Ci scusiamo per gli inevitabili disagi alla viabilità – conclude l’assessore alla viabilità Gianluigi Forloni –. Abbiamo studiato percorsi alternativi su vie ad alto scorrimento come la Rho – Monza, che saranno evidenziati opportunamente dalla segnaletica provvisoria e, per le prime settimane, la presenza di una pattuglia della Polizia Locale».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Gennaio 2020
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