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4 Novembre: intervento di Primo Minelli, presidente ANPI

Il discorso integrale del presidente ANPI Legnano, in occasione delle cerimonie per il 4 Novembre

4 NOVEMBRE 2019 LEGNANO

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4 Novembre: le manifestazioni a Legnano, a cura di Luigi Frigo 4 di 24

Oggi giornata di riconoscenza e di memoria ai combattenti, ai decorati al valor militare, ai familiari dei caduti e dei dispersi, ai mutilati agli invalidi e alle vittime civili di guerra ( come i nostri 30 legnanesi morti nella notte del 13 agosto 1943 in via Moscova), ai Partigiani protagonisti della guerra di Liberazione e della Resistenza che ci liberarono dal nazifascismo restituendoci la Libertà, ai reduci dalla deportazione politica e dall’internamento, Legnano Medaglia di Bronzo al valor militare saluta il 4 Novembre Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. In questo giorno si ricorda il completamento dell’Unità Nazionale iniziata con il nostro Risorgimento.

 [pubblicita]     Unità Nazionale che ha le sue radici nel 4 novembre 1918, definitivamente sancita nella nostra Costituzione. L’articolo 5 recita infatti “la Repubblica è una e indivisibile….”.

Ricordare questi eventi non è retorica,significa ricordare il sacrificio di migliaia di uomini che caddero in combattimento, uomini soprattutto dei ceti popolari più umili, operai e contadini, in una guerra decisa dal potere del tempo.

Cosi come non dobbiamo dimenticare il prezzo pagato dalla popolazione civile, in particolare dalle donne chiamate al lavoro bellico nelle fabbriche e a sfamare le famiglie nella miseria più nera di quel tempo.

Ricordare le Forze Armate significa ricordare il loro ruolo al fianco delle formazioni Partigiane all’indomani dell’8 settembre 1943.

Con l’Esercito allo sbando, dopo la fuga dei Savoia, oltre 600.000 militari furono internati nei campi tedeschi perché si rifiutarono di combattere contro i Partigiani e contro l’esercito alleato. Per quelle coraggiose scelte le Forze Armate pagarono un prezzo altissimo: pensiamo al dramma che si consumò a Cefalonia.

Nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato un riconoscimento  a quei militari coraggiosi che onorarono l’Italia e le Forze Armate dopo il ventennio fascista, infatti, al Memoriale della Shoah, luogo simbolo delle deportazioni, sono stati premiati  con la Medaglia d’Onore.

Tra questi premiati ci sono significativi uomini dell’Alto Milanese ed in particolare il Sottotenente Legnanese Adriano Pasquetto .

Sappiamo che ci sono ancora tanti militari nostri concittadini (ne abbiamo censiti 42) che a quei tempi hanno subito la deportazione e la prigione. Ai famigliari diciamo aiutateci a farceli  conoscere perché abbiano il giusto riconoscimento.

Oggi le nostre Forze Armate, uomini e donne, svolgono un ruolo importante nel mondo. Esse operano in teatri di guerra come contingenti di pace,  portando aiuto alle popolazioni civili. Per questo ruolo sono riconosciute a livello internazionale, uomini capaci di unità e di umanità.

Da questa piazza si elevi un grande saluto a tutti i militari all’estero impegnati in operazioni di pace anche nel nome di un importante articolo della nostra Costituzione che dice” l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”…

Altrettanto importante il loro intervento nelle calamità naturali che spesso avvengono nel nostro Paese; la loro presenza in quelle circostanze è segno di pace e di utilità sociale.

Oggi quindi giornata di ricordo e di pace, giornata nazionale della Patria Unita , ma senza esaltazione dei nazionalismi che sono stati la causa di tante guerre in Europa e nel mondo.

L’Europa deve essere l’orizzonte politico delle future forze armate per la nostra sicurezza e per la pace.

Questi uomini  sono figli di una storia gloriosa, essi hanno costruito un Paese libero e democratico; forze armate e formazioni partigiane che individuarono nella Costituzione Repubblicana il punto di unità e di coesione sociale.

Sia questa una giornata di Unità Nazionale, anche nella politica e nelle istituzioni cittadine, al fine di ricondurre le libere opinioni politiche ad un civile confronto in un ambito di civile convivenza. I legnanesi ritornino ad una partecipazione attiva e positiva  alla vita istituzionale e politica in città, combattendo l’indifferenza verso la cosa pubblica nella quale siamo sprofondati a causa degli scandali avvenuti.

Legnano rialzati, prendi esempio da questa gloriosa storia!

L’Unità della Nazione sia preservata e resa piu forte risolvendo i problemi che assillano i nostri concittadini : il lavoro, la giustizia sociale, le diseguaglianze, la povertà e non da ultimo i nuovi problemi dell’immigrazione, da affrontare con una rinnovata umanità combattendo il risorgente razzismo e antisemitismo. Benvenga quindi la commissione antiodio votata in Parlamento che ha come presidente  la sen. Liliana Segre sopravvissuta ai campi di sterminio ieri e insultata oggi nel silenzio di troppi. Assistendo con tristezza a chi, in Parlamento, non l’ha votata  con distingui incomprensibili sul razzismo e sull’antisemitismo.                                                                  

Si prenda esempio da queste associazioni per alzare forte la voce della moralità. Dice l’art. 54 della Costituzione “…….le funzioni pubbliche  devono essere adempiute con disciplina e onore……”, questa frase la scrissero uomini che patirono la guerra e le prigioni, confinati a Ventotene e in altri luoghi. A maggior ragione vale oggi per noi che godiamo della Libertà donataci da loro.

La giornata odierna ci spinga alla pace avendo conosciuto  le guerre che abbiamo alle spalle con tutti i loro lutti, la giornata odierna sia di monito per combattere contro le guerre che incombono in territori a noi vicini e che produrranno gravi effetti sociali anche nel nostro Paese.

Noi che ci siamo liberati dalla dittatura, dalle leggi razziali, dalla guerra e abbiamo conquistato la libertà e la democrazia dobbiamo trasmettere questi valori, fondamentali per la convivenza civile e sociale, alle nuove generazioni, nelle scuole e nella società affinché quei sacrifici lontani nel tempo  non siano stati vani e non si riproducano. Dobbiamo educare i giovani alla conoscenza della nostra storia affinché non si ripetano gli orrori del passato.

Primo Minelli, presidente ANPI Legnano

Immagini di Luigi Frigo

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Novembre 2019
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