E' iniziata oggi la prima fase del restauro conservativo della parte esterna della Basilica di San Magno. Operai e tecnici da questa mattina, giovedì 17 ottobre, sono al lavoro per montare il ponteggio tutto attorno alla costruzione bramantesca. Il montaggio richiederà almeno 15 giorni, allo scopo di consentire poi la realizzazione di un progetto che avverrà attraverso diverse fasi di pulitura attenta ed accurata di tutte le superfici per asportare quanto depositatosi nel corso del tempo, di consolidamento delle superfici, sia di quelle in materiale lapideo che di quelle in cotto, e di protezione finale e generale di tutte le superfici.

I lavori, a cura della ditta Donelli di Legnano, si concluderanno nel luglio 2020, attraverso un progetto chiamato "Anch'io restauro San Magno", iniziativa con la quale si intende coinvolgere privati e aziende anche perché, è stato ricordato nella sua presentazione, «il restauro della Basilica San Magno è l’occasione per una rinascita, che oggi può essere non solo culturale, ma anche di responsabilità sociale, delle imprese e dei singoli, dell’intera comunità».

[pubblicita]      Il costo è stato calcolato in 500mila euro. Attualmente, i contributi certi provengono dalla Fondazione Cariplo (200mila euro). Banca BCC (30mila), Banco BPM (10mila). Inoltre l'8% degli oneri di urbanizzazione secondari, riconosciuti annualmente alla comunità religiosa, questa volta saranno attribuito al progetto che parteciperà anche a un bando della regione Lombardia.

Su questa base si inserisce appunto "Anch'io restauro San Magno", per un intervento diretto di privati e aziende. Previsti 30 lotti da "adottare" con donazioni da 2.500 a 24mila euro, ma il piano prevederà anche la possibilità di contribuire con quote minori.