#pendolaridisillusi. Hanno scelto questo hashtag di protesta i comitati dei pendolari della Lombardia che nel tardo pomeriggio di giovedì 18 ottobre hanno manifestato fuori dalla stazione milanese di Porta Garibaldi contro i disservizi accumulati sulle linee. «ll trasporto lombardo è in caduta libera – hanno scritto sul volantino letto ai colleghi viaggiatori – Alla fine del 2017 l’assessore Sorte annunciava con toni trionfalistici l’efficienza del trasporto nella nostra regione con il miglioramento della puntualità e l’acquisto dei nuovi 161 treni. Tutto questo in concomitanza con le elezioni regionali. Dopo quasi dieci mesi stiamo assistendo al crollo del trasporto lombardo, nonostante i numerosi appelli e le denunce quotidiane»

E ancora: «I viaggiatori si lamentano, ma pagano gli abbonamenti; protestano ma vengono ignorati; avanzano proposte senza ricevere riscontri». Un messaggio rivolto soprattutto al presidente della Regione Attilio Fontana, all’assessore Terzi, a Rfi, a Trenord, «ormai in regime di autogestione».

«Dobbiamo forse immaginare di tornare al passato, bloccando i bianari e non pagando gli abbonamenti?», hanno pertanto concluso i pendolari avvertendo che «la tentazione di abbandonare la via del dialogo è forte». Tra i comitati presenti anche i rappresentanti del Comitato Pendolari Milano-Gallarate che comprende le linee del territorio.

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Nel video, la diretta facebook da Porta Garibaldi a cura di Qui Milano. Interventi dei portavoce dei comitati – Intervista al sen. Eugenio Comincini e al consigliere regionale Pietro Bussolati