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Rogo alla Bovisaca, valori della diossina alterati ma non pericolosi

La nube di fumo ha reso l'aria acre e irrespirabile. Dalle analisi effettuate dai tecnici di Arpa è emersa una percentuale di diossina pari allo 0,5 picogrammi per metro cubo.

Dopo l'incendio alla Ipb di Milano i valori della diossina riscontrati nell'aria sono alterati ma non sarebbero pericolosi per la salute.

Dalle analisi effettuate dai tecnici di Arpa, chiamati a valutare la pericolosità degli effetti del rogo di domenica notte al capannone di rifiuti alla Bovisasca, è emersa una percentuale di diossina pari allo 0,5 picogrammi per metro cubo. Secondo i normali parametri, la sostanza comporterebbe pericoli alla salute qualora fosse presente con una percentuale dello 0,3 per un anno intero.

La nube di fumo sprigionata dall’incendio iniziato in via Chiasserini, spinta dal vento ha investito prima il quadrante Ovest della città, poi anche il centro, fino al Duomo e alla stazione Centrale, rendendo l'aria acre e irrespirabile. Fortunatamente non sono stati registrati picchi di concentrazione. L'assessore alla Protezione Civile della Regione, Raffaele Cattaneo, ha parlato di «dati tranquillizzanti» spiegando che la presenza della sostanza è stata «in questo caso di gran lunga inferiore ad altri casi analoghi», verificatisi in passato.

 

   

Redazione
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Pubblicato il 18 Ottobre 2018
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