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Nuovo polo culturale, il cantiere nell’estate 2019

L'estate 2019 segnerà l'inizio del cantiere per la realizzazione del nuovo polo culturale che accoglierà la biblioteca di Legnano

L'estate 2019 segnerà l'inizio del cantiere per la realizzazione del nuovo polo culturale di Legnano. È ufficiale: oggi, giovedì 2 agosto, a Palazzo Malinverni  è stato aperto il bando europeo (da 388mila euro) per scegliere l'archistar, ossia il progettista di qualità, che darà vita alla "casa dei libri".

Ad annunciare la novità il sindaco Gianbattista Fratus e l'assessore alle Opere Pubbliche Laura Venturini. Con loro l'ingegnere capo Edoardo Maria Zanotta, che in questo contesto è il resposabile unico del procedimento,  l'architetto Patrizia Della Vedova e il dirigente Stefano Mortarino. 

I partecipanti avranno tempo sino a domenica 30 settembre per presentare le proposte. Poi, nell'arco di un mese, l'amministrazione sceglierà il "vincitore" nel rispetto delle regole. Entro la fine dell'anno, secondo i tempi burocratici, verrà stipulato il contratto con l'archistar che in 90 giorni dovrà redigere il progetto definitivo. Dopo i canonici 45 giorni per presentare il progetto esecutivo, potrà essere improntato il cantiere da 5 milioni di euro al Parco Falcone e Borsellino.

La direzione lavori sarà sotto la responsabilità dell'ufficio Opere Pubbliche di Legnano. «È una gara di servizi tecnici e non un concorso di progettazione – precisa Zanotta -. Nel bando sono elencate le indicazioni che il professionista dovrà rispettare nel costruire il polo culturale».

Osservando i criteri di valutazione del disciplinare di gara, secondo il primo cittadino, è possibile notare «la grande attenzione riservata agli aspetti qualitativi, sia per quanto concerne l’edificio in sé, sia per quanto riguarda la sua gestione nel tempo. Naturalmente il professionista che vincerà la gara dovrà interloquire con l’amministrazione comunale. Non solo: vorrei che si trovasse una formula per coinvolgere la cittadinanza, anche per capire che cosa ci si aspetta da questo progetto».

Modernità, libri a scafale aperto, trasparenza, risparmio energetico e multidisciplinarità sono le parole chiave che caratterizzeranno il Polo. «Finalmente possiamo dire che c’è una prima base per realizzare il nuovo polo culturale – afferma l'assessore Venturini -. È un progetto pensato secondo una logica moderna, centrato sul prestito di libri ma anche su altri servizi. L’obiettivo è rafforzare l’utenza avvicinando persone poco inclini a frequentare una biblioteca. Volutamente non si definiscono gli aspetti architettonici, dal momento che si intende lasciare ai progettisti partecipanti alla gara la più ampia possibilità di esprimersi».

Il "biglietto da visita" del Polo sarà il piano terra «che dovrà essere accattivante – afferma Venturini –. Non mancheranno una caffetteria, punti per sedersi, aree dedicate ad meroteca e medioteca. Non dovrà mancare nemmeno la reception dove restituire e prendere in prestito i libri. E dovranno esserci spazi dedicati ai bambini e ragazzi».  Il verde del parco e l'area giochi per i bambini saranno tutelati. In totale saranno 2mila metri quadri di superficie, suddivisi in due o più piani. L'area coperta sarà pari a 900 metri quadri ed avrà una capacità di accoglienza libri pari a 180mila volumi. 

"L'anima" della biblioteca, ossia la zona dove poter consultare i libri, sarà collocata al secondo piano in un'area di 600 metri quadri circa. «In questo ambiente i libri saranno esposti a scaffale aperto – spiega Venturini con l'architetto Della Vedova -. Verrà rispettata l'esigenza degli studenti legnanesi che cercano un luogo tranquillo dove studiare: per loro è stato pensato uno spazio che possa contenere almeno 150 posti». L'ultimo piano sarà invece caratterizzato da spazi aperti, un'area per coworking e uno spazio per accogliere un ristorante. «Questo polo non dovrà dipendere dagli orari della biblioteca – commenta l'assessore -: alcune aree di aggregazione o studio potranno restare accessibili sino a tarda ora. Ma questi sono particolari che dovranno essere valutati in seguito. L'importante è che l'edificio colleghi il centro all'area Cantoni, i cui spazi non sono ancora valorizzati del tutto: ad esempio piazza Ferrè sarebbe un perfetto anfiteatro. Insomma, intendiamo valorizzare il centro attraverso la cultura».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Agosto 2018
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