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Raccolta puntuale promossa a pieni voti a Rescaldina: +13% di differenziata

Crolla, parallelamente, la Tari: -10% dall'introduzione del nuovo metodo di raccolta rifiuti introdotto nel febbraio 2017

Dati alla mano, a Rescaldina, la raccolta puntuale dei rifiuti funziona. E non solo portando grandi vantaggi per l'ambiente, ma anche per le tasche dei cittadini. Dall'introduzione del nuovo metodo di raccolta, a febbraio 2017, la percentuale di rifiuto differenziato è schizzata di un +13%, passando dal 60,1% del 2016 al 73,6% del 2017. Parallelamente è crollato il costo della Tari: -10% in un anno. Non sono cresciuti i rifiuti abbandonati nei boschi o nelle aree verdi del paese, ma un piccolo aumento si è visto nei cestini stradali.

Il sindaco Michele Cattaneo e l'assessore all'ambiente Daniel Schiesaro parlano di «risultati straordinari». «Quando abbiamo presentato i risultati della nostra raccolta , ancora parziali, al convegno sui rifiuti zero è partito l'appaluso del pubblico» ricorda il primo cittadino. E ora che i dati sono definitivi, la situazione si delinea più chiaramente. Al momento dell'insediamento della giunta Cattaneo nel 2014 la percentuale di differenziata si attestava al 57,7%, ben al di sotto del 65% richiesto. Nel corso degli anni, grazie alla campagna informativa per cittadini e aziende secondo l'assessore Schiesaro, la percentuale di differenziata è cresciuta costantemente: era al 58,4% nel 2015 e al 60,1% nel 2016. Il vero boom si è visto con l'introduzione della raccolta puntuale nel febbraio 2017. Di pari passo è diminuita costantemente la Tari: -6% tra 2014 e 2017 e -10% nell'ultimo anno (circa 200mila euro in meno di costi per Comune e cittadini), per un totale di -16% dal giorno dell'insediamento di Vivere Rescaldina.

Un altro dato significativo è il dimezzamento dei chili di rifiuto indifferenziato prodotti dai rescaldinesi. Un dato che dimostra l'adesione dei cittadini al nuovo metodo di raccolta. Dal milione e 483mila 400 kg di indifferenziato del 2016, si è arrivati ai 728mila kg del 2017. Il crollo vertiginoso della parte indifferenziata è stato accompagnato da una crescita del differenziato, ma in totale, come spiega l'assessore Schiesaro, c'è stata una grande diminuzione della somma dei rifiuti raccolti, sia indefferenziati che differenziati. «Questo sta a dimostrare la grande adesione dei nostri cittadini al nuovo metodo di raccolta e alla logica che ci sta dietro – commenta l'assessore -. In particolare, il rifiuto indifferenziato è destinato alla combustione nell'inceneritore di Busto Arsizio. Averne prodotto la metà, significa aver evitato altre 700 tonnellate di rifiuti bruciati nell'aria, con un miglioramento ambientale significativo per tutto il territorio».

L'obiettivo per il 2018 è migliorare ancora, con particolare attenzione alle situazioni di ciriticità presenti in alcuni condominii e aziende. Per combattere i furbetti, l'amministrazione ha previsto controlli più stringenti e l'entrata in azione di un nuovo operatore adetto proprio al controllo dei sacchi abbandonati. Il tutto senza costi aggiuntivi per il Comune. L'amministrazione, inoltre, ha  schierato le sue armi contro i "pattumeros": videocamere e fototrappole. Quest'ultime, nelle loro prime due settimane di azione sono riuscite a portare alla multa di ben due incivili.

Per l'introduzione della tariffa puntuale, quella che premia i cittadini più virtuosi, bisognerà attendere ancora un anno. Nel periodo di sperimentazione della raccolta puntuale, sono emersi problemi dall'incrocio dei dati tra chip e utenza: molti i furbetti che non dichiaravano correttamente tutti i loro dati. Il 2018 verrà preso per riportare tutto all'ordine. Dal 2019 si potrà partire a pieno regime con raccolta e tariffa puntuale.

Redazione
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Pubblicato il 07 Febbraio 2018
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