"Il ritorno a Il Cairo dell'ambasciatore Cantini è un grande risultato raggiunto grazie all'impegno straordinario del ministro Alfano e all'eccellente lavoro della nostra diplomazia". Lo afferma l'onorevole legnanese Paolo Alli,  presidente dell'Assemblea Parlamentare della Nato e deputato di Alternativa Popolare. 

La dichiarazione di Alli si inserisce negli sviluppi circa l'indagine su caso Regeni, perchè, spiega sempre l'onorevole legnanese, "L'obiettivo del Governo e' da sempre la ricerca della verita' sul caso Regeni che ha lasciato una ferita viva nei nostri cuori. Dunque, alla luce dei progressi nella collaborazione con le autorita' giudiziarie egiziane, attestati dalla nostra magistratura, che sta facendo un ottimo lavoro, la soluzione di rimandare l'ambasciatore al Cairo e' la sola via realistica e possibile per sperare di arrivare al completo accertamento della verita'.

Insieme al caso Regeni, si pongono condizioni diverse verso l'Egitto e si rafforza contestualmente il ruolo dell'Italia nel rapporto con la Libia: "Un rapporto forte con l'Egitto – spiega Alli – è condizione essenziale anche per la soluzione del problema libico. Infatti, è interesse di Al Sisi la gestione del difficile confine con la Libia. Egli è disponibile anche alla separazione in due o in tre parti della Libia, purché il generale Haftar gli garantisca l'impermeabilità del confine con la Cirenaica. Pertanto tra Libia ed Egitto il rapporto è solido e strettissimo. E sullo stesso caso Regeni, che nessuno di noi può dimenticare., non manchera' il mio impegno personale in Parlamento e in tutte le sedi internazionali, a partire dalla Assemblea Parlamentare della Nato, per sostenere qualsiasi iniziativa che porti al completo accertamento della verita".