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Amga, «Nessuna incompatibilità per Fommei»

Dopo che nei giorni scorsi il M5S aveva puntato il dito sulla compatibilità di Fommei con il proprio ruolo, AMGA ha voluto chiarire i contorni della vicenda.

Se è vero che prevenire è meglio che curare, come recita l'adagio popolare, questa volta AMGA non ha perso tempo, ed ha deciso di chiarire subito i contorni del principio di polemica che stava divampando nei giorni scorsi.

A "dare fuoco alle polveri" era stato il Movimento 5 Stelle, che aveva puntato il dito contro il direttore generale della municipalizzata Lorenzo Fommei. Fommei, lo ricordiamo, è approdato a Legnano nel febbraio 2015, dopo aver rivestito lo stesso incarico in AAMPS SpA, società partecipata del Comune di Livorno. L'Azienda Ambientale di Pubblico Servizio, tuttavia, nel marzo 2016 è stata ammessa al concordato preventivo in continuità aziendale dal Tribunale di Livorno, ed è proprio questa circostanza ad essere finita nel mirino dei pentastellati: a norma dell'art. 24, comma 2, lett. b dello Statuto di AMGA, infatti, «non possono ricoprire cariche di amministratore o di direttore generale ovvero cariche che comportino funzioni equivalenti coloro che abbiano svolto funzioni di amministrazione, direzione o controllo in enti successivamente sottoposti a procedure concorsuali nei due esercizi precedenti all'assoggettamento alle procedure». 

La questione su cui i Cinque Stelle hanno riacceso i riflettori, in realtà, non è nuova. Anzi, se ne parla già da più di un anno, da quando nel maggio 2016 il consiglio di amministrazione della municipalizzata di casa nostra, proprio dopo l'ufficializzazione dell'avvio della procedura concorsuale per la "collega" livornese, aveva chiesto un parere legale per capire come muoversi rispetto a questa delicata questione. «La giurisprudenza – ha spiegato Luciano Rocchi, il legale che ha fornito la consulenza sulla "vicenda Fommei" – ha avuto modo di occuparsi in più casi dell’applicazione di clausole statutarie assolutamente identiche per contenuto a quella dell’art. 24, ed ha stabilito in modo unanime che clausole simili sono illegittime se interpretate nel senso che la decadenza dalla carica del direttore generale, e quindi il suo conseguente licenziamento, trovi ragione nel mero fatto oggettivo di aver ricoperto nel biennio precedente una carica di vertice in una società andata in dissesto, prescindendo cioè dalla responsabilità nella causazione del dissesto»

Proprio per verificare se e quali fossero in concreto le responsabilità di Fommei nel dissesto di AAMPS, al parere legale era seguita un'istruttoria, nel corso della quale lo stesso direttore generale aveva presentato la documentazione necessaria a giustificare il proprio operato. Documentazione che poi era stata verificata anche presso la società livornese, dalla quale era emerso che lo stato di dissesto di AAMPS era precedente all'ingresso dell'attuale direttore generale di AMGA in azienda. Non solo, sempre dai documenti presentati, era stato possibile verificare che Fommei, insieme al collegio sindacale della società livornese, aveva predisposto, avvalendosi della consulenza di una società che si occupa specificamente della materia, un piano di risanamento specifico che non fu applicato dall'organo amministrativo subentrante e che invece, secondo i tecnici, avrebbe verosimilmente permesso di sanare il dissesto.

«Alla stregua di queste considerazioni – ha precisato ancora l'avvocato Racchi –, abbiamo sconsigliato AMGA dal procedere a risolvere il rapporto di lavoro con il dottor Fommei». E così il consiglio di amministrazione – che nell'ambito della riformulazione dello statuto sta provvedendo ad armonizzare l'art. 24 con la legislazione nazionale – aveva fatto.

La "vicenda Fommei", ad ogni modo, sembra destinata a finire tra i banchi del primo consiglio comunale dell'amministrazione Fratus, o perlomeno portarcela è l'intenzione annunciata dal Movimento 5 Stelle cittadino. Non solo, i Pentastellati stanno valutando anche l'opportunità di un'interrogazione parlamentare. La società, intanto, ha già detto la sua, toccherà alla politica esprimersi nei prossimi giorni.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Luglio 2017
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