Nicolina Spagnolo ha lasciato un vuoto nel cuore di alunni e personale delle scuole medie di Cerro Maggiore, dove lavorare come personale Ata, oltre che nella comunità di Marnate, dove viveva con la sua famiglia. La malattia l'ha portata via all'età di 62 anni. «Nonostante il suo male – ha sottolineato il prete durante l'omelia – Nicolina ha continuato ad aver fede e a pregare. Noi tutti dobbiamo essere amici del Signore per poter arrivare bene al traguardo». La chiesa era affollata di persone composte nel loro dolore per dare l'ultimo saluto a Nicolina. Dopo il funerale, tenutosi alla chiesa parrocchiale di Marnate, la salma è stata portata al cimitero di Prospiano. 

In tempo di esami, non a tutti i colleghi dell'istituto Strobino di Cerro Maggiore è stato possibile partecipare al funerale. Alla fine della messa è stato così letto un messaggio in ricordo dell'amata bidella: «Cara Nico – così ha voluto ricordarla tutto il personale dell'istituto – , ci hai lasciato in tempo d’esami e come tu sai, il dovere ci impedisce di essere tutti qui con te come avremmo voluto. Non potevamo salutarti senza dirti quello che la tua vicinanza in questi anni ha significato e significherà per noi. La tua è stata infatti una presenza assai preziosa, per alunni,  docenti e per tutto il personale della scuola». 

«Il tuo sorriso gentile ci ha sempre confortato nei momenti felici e difficili – continua così la lettera -. Avevi sempre una parola buona quando ci vedevi uscire dalle classi arrabbiate, nervose o deluse. Non ti sono mai piaciute le chiacchiere da corridoio; parlavi quando c’era da parlare dei ragazzi. Tu li conoscevi sotto un altro aspetto, li ascoltavi quando ti raccontavano dei loro patimenti,  delle loro gioie  personali o scolastiche. Ci aiutavi a capirli, a guardare le cose da una prospettiva diversa. Anzi a volte non era neppure necessario parlarci, bastava uno sguardo d’intesa e tu capivi come intervenire. Quanti, seppur altrove e cresciuti, si portano appresso ancora il calore del tuo sguardo, del tuo sorriso, dei tuoi abbracci dei tuoi nomignoli affettuosi. Lo stesso sguardo e lo stesso sorriso che ha scaldato anche noi e la nostra alleanza, prova del fatto che a scuola non esistono gerarchie, ma persone  che si prendono cura di, e che, ognuna con il proprio ruolo possono, se vogliono, dare una grande dignità al proprio lavoro e a quello di chi sta loro accanto. Tu ci sei riuscita benissimo, Nico, senza sforzi, in modo naturale perché grande era il tuo cuore. Per questo ti ringraziamo e ti terremo sempre con noi facendo tesoro della tua dedizione e della tua gentilezza. Grazie ancora Nico un grande abbraccio da tutti noi».