Quantcast

Sistema Sprar, l’amministrazione risponde alle minoranze

L'amministrazione ritiene fuorviante e strumentale la richiesta di un consilglio comunale aperto e spiega le progettualità che intende attuare

L'amministrazione comunale di Castellanza risponde all'opposizione riguardo la richiesta di un consiglio comunale aperto per parlare del sistema Sprar. Le minoranze chiedevano inoltre maggior chiarezza su stretegie e progettualità, richiesta ritenuta fuorviante dalla stessa amministrazione. «Rispetto ai luoghi di accoglienza – specifica il gruppo Partecipiamo Castellanza – abbiamo più volte detto che saranno da individuare appartamenti  messi a disposizione da parte di privati e che la ricerca di tali alloggi potrà essere effettuata una volta individuato, tramite apposito bando, l’Ente con il quale avviare il percorso di co-progettazione  per la presentazione della domanda di finanziamento».


La richiesta di Consiglio Comunale aperto, effettuata dai gruppi di minoranza, con l’appoggio del consigliere comunale indipendente, pur essendo prevista dal regolamento per il funzionamento del Consiglio e delle Commissioni Consiliari, appare in alcuni punti  strumentale e fuorviante.

Condividiamo pienamente il fatto che l’attivazione di uno SPRAR è una scelta che potrà avere delle importanti ricadute, che riteniamo positive, sulla comunità. Quello che ci sembra pretestuoso è dichiarare che ad oggi non si conoscono le strategie e le progettualità, per i motivi che di seguito riportiamo

1- E’ stata convocata in data 20 aprile una commissione tecnica specifica sull’argomento, durante la quale abbiamo approfondito la differenza tra Cas e Sprar, descritto ampliamente le caratteristiche del sistema di accoglienza Sprar,  consegnato del materiale informativo, invitato i consiglieri ad approfondire ulteriormente l’argomento attraverso il sito del Ministero dedicato (www.sprar.it.)  e spiegato come intendevamo procedere . Alla commissione tecnica è seguito in data 26 aprile un incontro rivolto a tutta la cittadinanza, durante il quale abbiamo ampiamente motivato la scelta di aderire al sistema SPRAR e aggiornato sui passi da effettuare. Alla stampa locale è stato inviato l’intervento integrale, sul sito del comune è stato pubblicato lo stralcio di tale intervento insieme ai contatti telefonici e indirizzo mail a cui inviare richieste di chiarimento.

2- Se solo avessero fatto lo sforzo di ascoltare (chi di loro era presente all’incontro pubblico?) e di leggere la documentazione e la legislazione in materia, avrebbero già avuto le risposte alle domande poste nella loro richiesta. 

L’avvio di un percorso di co-progettazione, per sua natura, prevede che il progetto nelle sue articolazioni puntuali,  venga definito in itinere, e comunque per l’attivazione di uno Sprar occorre seguire un Manuale operativo molto dettagliato e strutturato (materiale presente sul sito del Ministero).

Il Decreto del Ministero dell’Interno del 10 agosto 2016 stabilisce inoltre le modalità di accesso da parte degli enti locali ai finanziamenti del Fondo Nazionale per le politiche ed i servizi di asilo, per la predisposizione dei servizi di accoglienza per i richiedenti e i beneficiari di protezione internazionale e per i titolari del permesso umanitario, e definisce le linee guida per il funzionamento del Sistema di Protezione per i richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Sempre nel decreto (art. 5) si precisa che la durata degli interventi è triennale e che i servizi di accoglienza devono assicurare una disponibilità non  inferiore a 10 posti. In più occasioni abbiamo dichiarato che il nostro progetto sarebbe partito con questi numeri.

Rispetto ai luoghi di accoglienza abbiamo più volte detto che saranno da individuare appartamenti  messi a disposizione da parte di privati e che la ricerca di tali alloggi potrà essere effettuata una volta individuato, tramite apposito bando, l’Ente con il quale avviare il percorso di co-progettazione  per la presentazione della domanda di finanziamento.

Anche nel definire la finalità prioritaria dello SPRAR  le minoranze si dimostrano “poco precise”. Riportiamo il testo integrale dell’articolo che ne  definisce l’obiettivo:

Art. 29. Obiettivo del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati

    1. I servizi di accoglienza dello SPRAR  hanno  come  obiettivo principale la (ri)conquista   dell'autonomia individuale dei richiedenti/titolari di protezione internazionale e di permesso umanitario accolti. 

    2. In quest'ottica diventa essenziale collocare al centro del Sistema di protezione le persone  accolte,  rendendole  protagoniste attive del proprio percorso di accoglienza e integrazione anziche' meri beneficiari passivi di interventi predisposti in loro favore, ma protagonisti attivi del proprio percorso di accoglienza. 

    3. Di conseguenza quella proposta dallo SPRAR  e'  un'accoglienza integrata. 

Infine, concordiamo pienamente sulla necessità di garantire un’adeguata informazione, ed è per questo che già a febbraio 2017 abbiamo promosso in collaborazione con la comunità pastorale, un incontro con la cittadinanza, finalizzato ad introdurre spunti di riflessione sulla scelta di accogliere ( diversi cittadini erano presenti, mentre  i consiglieri di minoranza dov’erano?) e in data 22 marzo abbiamo convocato tutte le associazioni castellanzesi (circa 70) per un incontro formativo informativo.

Quello che invece alcuni esponenti della minoranza hanno favorito, è la diffusione di voci infondate su presunte invasioni di profughi presso l’oratorio san Giuseppe o altri stabili, creando allarme tra i cittadini. Con quale coraggio ora chiedono la garanzia di un’adeguata informazione? 

Appare inoltre evidente l’incoerenza del consigliere Palazzo che ha sempre dichiarato di essere il portavoce dei cittadini e che le mozioni da lui presentate hanno l’obiettivo  di dar voce agli inascoltati: ebbene in data 13 gennaio 2017 ha depositato una mozione “per attivare tutte le procedure necessarie affinchè il comune di Castellanza aderisca al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati-SPRAR in collaborazione con le associazioni di volontariato sociale e partecipi al prossimo bando indetto dal Ministero degli Interni”. La domanda sorge spontanea: perché ora chiede di verificare la disponibilità dei cittadini alla condivisione del progetto? Non è su loro sollecitazione che ha presentato tale mozione? 

Fatte queste doverose puntualizzazioni, desideriamo informare le minoranze che faremo le nostre valutazioni e che comunicheremo la nostra decisione con le modalità previste dai regolamenti comunali.

Partecipiamo Castellanza

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 12 Giugno 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore