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26 aprile 1945: oggi, 72 anni fa

Renata Pasquetto e Giancarlo Restelli ripercorrono gli eventi del 26 aprile 1945 a Legnano.

L’insurrezione fu preparata in accordo con gli Alleati da tempo, ma non fu mai fissata l’ora X. Legnano e Busto Arsizio con la Valle Olona furono i primi ad insorgere. Legnano è insorta alla sera del 24 aprile 1945, Busto con la Valle Olona è insorta alle ore 9.00 del 25 aprile, mentre i primi movimenti insurrezionali in Milano vennero ordinati dal CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) a partire dalle ore 13.00 del 25 aprile e a Torino si dovrà attendere l’1.00 di notte del 26.

Mons. Virgilio Cappelletti nel Liber Chronicus della Parrocchia di San Magno, di cui era Prevosto, annota che già nel pomeriggio del 25 aprile a Legnano «i partigiani hanno occupato tutto il Sempione, l’Ospedale e i gangli vitali della città». Anche molti operai e i ragazzetti figli di partigiani prendono le armi e danno manforte, ma Legnano non è ancora libera: quel 25 aprile si chiude in una fase di stallo, con i tedeschi che resistono ancora lungo viale Cadorna, all’incrocio col Sempione e alla casermetta all’ingresso dell’autostrada. Inoltre sono in arrivo colonne di tedeschi e di fascisti. É dalla sera del 24 aprile che a Legnano si spara. Continuamente.

Perciò all’alba del 26 aprile il comando partigiano decide di forzare la situazione e per prima cosa un nucleo misto comandato dall’azzurro Alberto Tagliaferri e dal garibaldino Samuele Turconi attacca e sbaraglia il presidio tedesco alla caserma secondaria di viale Cadorna nei pressi del casello dell’autostrada.

A Legnano operavano partigiani di orientamento cattolico-democristiano, gli “azzurri” della Brigata Carroccio (appartenente alla Brigata Alfredo di Dio) guidati da don Carlo Riva coadiutore della Parrocchia di San Domenico, e partigiani di orientamento comunista, i “garibaldini” della 101^ e 182^ Brigata Garibaldi ispirati principalmente dai fratelli Venegoni. Nei giorni dell’insurrezione vennero formate squadre miste ma la collaborazione, anche se i due gruppi avevano modalità operative differenti, era nata subito, fin dall’ottobre del 1943. Il rag. Anacleto Tenconi, primo sindaco di legnano liberata, scrive: «Ricordo l’incontro che avemmo una sera oscura … in cui ci trovammo in quattro individui di diverse provenienze ideali e politiche per gettare le basi in Legnano e nella zona del movimento clandestino. Eravamo io, l’amico rag. Frascoli (ndr: democristiani), il sig. Guido Venegoni e il sig. Arturo Fusetti (ndr: comunisti), pure di Legnano. La località dell’incontro era la via Alberto da Giussano, che è sempre stata una delle vie più buie di Legnano Fra la nebbia, il freddo e il buio della notte vennero fissate le basi delle formazioni partigiane legnanesi». Lì, all’angolo con via Lega, sotto all’immagine della “Madonna Mora” nacque il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) di Legnano. L’evento è ora ricordato con una targa posta il 23 aprile 2017 esattamente in quel luogo.

La mattina del 26 aprile 1945 un’altra squadra mista è impegnata all’incrocio Cadorna-Sempione- Toselli: arriva una colonna di tedeschi costituita da un autoblindo, un autocarro con cannoncino, due camion sei auto militari e 70 uomini. La lotta è dura ma la colonna viene fermata con anche l’aiuto di numerosi operai venuti in appoggio ai partigiani e alle 10.00 si arrende. Sono diversi i caduti.

Verso le 11.00 arrivano dall’autostrada due mezzi corazzati tedeschi che scortano un camion con la truppa e puntano verso il centro di Legnano. Un nuovo scontro a fuoco lascia sul campo tre partigiani morti e numerosi feriti. I tedeschi però fuggono, rientrano in autostrada e si dirigono verso sud. 

Mons. Cappelletti annota: «Ore 13. Si ha notizia che Milano è in potere del Comitato di Liberazione Nazionale. Legnano è imbandierata. É giorno di festa».

Il resto della giornata passa tuttavia in un clima di tensione continua tra segnalazioni di gruppi autotrasportati in movimento e persino il 27 aprile a Legnano si spara ancora.

Non è ancora finita, dunque? Pare di no, Legnano dovrà attendere il 28 aprile per poter festeggiare…

 

Renata Pasquetto e Giancarlo Restelli

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Aprile 2017
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