Quantcast

“Carta dell’Olona”, un documento nuovo ma non troppo

Secondo gli Amici dell'Olona il documento traspone il Patto per l'Olona del 2013 - Da Palazzo Malinverni spiegano le differenze. 

La "Carta dell'Olona", un documento nuovo ma non troppo. Per capire di cosa stiamo parlando, dobbiamo fare uno sforzo di memoria e tornare a venerdì 10 febbraio, quando la Sala Previati del Castello Visconteo di Legnano ha ospitato gli "Stati Generali dell'Olona" (qui il servizio).

Galleria fotografica

"Carta dell'Olona", un doocumento nuovo ma non troppo 4 di 4

Al convegno, avevano partecipato i diversi soggetti interessati alla gestione dei territori situati lungo il bacino dell'Olona, dando vita ad un momento di incontro e di confronto per valutare i problemi del fiume e discutere di alcune proposte per il suo futuro. Al termine dei lavori, era stata proposta, per l'appunto, la "Carta dell'Olona", un documento in sette punti che prevedeva un percorso finalizzato alla riqualificazione del fiume.

Un documento, dicevamo, nuovo ma non troppo. Secondo Franco Brumana degli Amici dell'Olona, infatti, la "Carta dell'Olona" non si discosta molto dal Patto per l'Olona firmato nel giugno 2013 (qui il servizio). Anzi, ne riproduce alcuni stralci parola per parola.

«É stato fatto un copia-incolla che sarebbe stato opportuno almeno dichiarare, mentre la Carta è stata presentata come uno strumento innovativo che aveva l'ambizione di avanzare verso "l'obiettivo di un radicale risanamento del fiume, passando da una fase programmatica ad una pragmatica, cioè concreta», è il commento dell'avvocato Brumana, che oggi, mercoledì 5 aprile, ha dato voce alle sue perplessità sui social network.

Non così secondo Palazzo Malinverni: «Il Patto dell'Olona del 2013 era stato elaborato dal Parco dei Mulini e proposto ai Comuni dell'area PLIS ed alle associazioni dell'area che hanno a cuore l'Olona. Inoltre, il documento presentava un'attenzione esclusiva al fiume Olona ed al territorio perifluviale. La Carta dell'Olona che ha iniziato il suo iter a febbraio, invece, trae volutamente ispirazione dal Patto del 2013 ricalcandone la struttura, ma estendendo la proposta all'intero bacino del fiume Olona, dalle sorgenti del Varesotto fino a Rho». Non solo: «A differenza del Patto, che era incentrato prevalentemente sul fiume, la Carta che è scaturita dagli Stati Generali nasce con l'intenzione di essere un documento di rilevanza territoriale molto più ampia. I contenuti infatti non si limitano ad affrontare il problema del fiume in senso stretto ma abbracciano un'ampia gamma di tematiche come la valorizzazione di agricoltura, prodotti tipici locali ed enogastronomia, itinerari e percorsi ciclopedonali, partnership e convenzioni varie. Agli Stati Generali era stata presentata una griglia preliminare di documento che successivamente è stata integrata sulla base dei contributi che erano arrivati da più parti ed erano emersi anche durante gli Stati Generali. Proprio in questi giorni il documento aggiornato sta per essere fatto girare fra i soggetti che hanno partecipato al convegno. Rimane, comunque, un documento aperto ai contributi».

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 06 Aprile 2017
Leggi i commenti

Galleria fotografica

"Carta dell'Olona", un doocumento nuovo ma non troppo 4 di 4

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore