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Consiglio comunale, solo Accam e Palio agitano la seduta

A sorpresa, silenzio sul "caso Punkreas", solo Fratus ne ha parlato - Salutati i nuovi ingressi di Quaglia e Paparatto - Festeggiato il neo asssessore Munafò

Era il tema più atteso della serata, più per la sua attualità che non per un interesse generale cittadino. In consiglio comunale, nonostante l'ora insolita d'inizio seduta, solo posti in piedi per il pubblico. L'attesa c'era tutta. Invece… invece, solo i più tenaci, non più di una decina, hanno potuto sentire dalla viva voce del sindaco quello che si aspettava dalle 19.30.

Stiamo parlando del "caso Punkreas". La band che avrebbe dovuto celebrare il 25 aprile al centro Salice e che invece si è vista stoppata da un problema burocratico che ha fatto scoppiare la polemica soprattutto sui social e che ha riempito le redazioni locali di comunicati carichi di indignazione e di richiami al rispetto della democrazia. Comunicati anche da chi aveva deciso di lasciare la scena (riLegnano) e che grazie ai Punkreas (!) ha ritrovato voce e voglia di partecipazione. (Qui l'articolo: "Annullato il concerto dei Punkreas, il 25 aprile è all'insegna della polemica"

Alla fine, però, abbiamo capito perchè del mancato concerto se ne è parlato solo alle 23,50, a chiusura della seduta. Ci deve essere stato una specie di accordo. 

"Io non ho vietato il concerto – ha affermato in sintesi il sindaco Fratus, ringraziando il consiglio comunale di non aver sollevato polveroni sulla vicenda -, anzi… se verrà presentata la documentazione come vuole la legge, l'evento potrà essere organizzato più avanti. Il concerto non avverrà per problemi di sicurezza. Ringrazio il consigliere Federico Amadei per aver favorito un incontro con gli organizzatori. A me hanno fatto proposte che ho respinto, ne ho fatte io altre che non sono state accettate. Tutto si può dire, ma non che io abbia posto un divieto".

Consiglio comunale "piatto", non fosse stato per l'approvazione del nuovo regolamento del Palio e per l'adeguamento dello statuto Accam alle nuove disposizioni di legge. Due argomenti "agitati" soprattutto dal pentastellato Andrea Grattarola, nell'occasione sostenuto da un gruppo di "suggeritori"… extra moenia, che ha stupito abbastanza il cronista. Mai vista tanta teatralità nel passare foglietti e lanciare consigli, come avvenuto questa volta, da parte del pubblico a un consigliere comunale. Tra loro, la presenza del neo deputato legnanese Riccardo Olgiati, applaudito da tutta l'assemblea. Così come hanno ricevuto complimenti e auguri i neo consiglieri comunali Stefano Quaglia (Legnano Futura), rientrato in consiglio comunale avendo vinto il noto ricorso al Tar e Roberta Paparatto (Forza Italia), in sostituzione di Letterio Munafò, nominato assessore.

Due considerazioni. Ci è piaciuto assai il commento del sindaco (e supremo magistrato) a conclusione della discussione sul regolamento del Palio.: "Se vogliamo davvero il bene del Palio, partecipare attivamente alla sua vita, sentirci coinvolti direttamente, dobbiamo difenderlo quando viene esageratamente attaccato. Dopo i recenti attacchi degli animalisti, non si è alzata una sola voce in difesa del Palio. Non basta voler far parte di un Comitato, per dirsi interessati…".
Insomma, tutti pronti a chiedere una poltrona nelle riunioni del Palio, ma nessuno disposto a difenderlo quando è stato attaccato per la morte di un cavallo. Il riferimento, infatti, era indirizzato alla lunga battaglia dialettica portata avanti soprattutto da Grattarola (M5S), Berti (Movimento X) e Corio (Legnano al Centro) per ampliare il Comitato Palio a tutti i consiglieri, anche senza diritto di intervento e di voto. Richiesta bocciata, nonostante in commissione sembrasse cosa decisa positivamente. Regolamento poi passato alla unanimità, salvo Berti che ha lasciato il suo posto, rinunciando al voto. Era troppo arrabbiato per la retromarcia della maggioranza.

L'ultima considerazione è sulla seduta ricca di punti all'ordine del giorno, ma con ridotta valenza. Eppure, come Berti aveva anticipato nel suo discorso d'apertura, era da due mesi che il consiglio non si riuniva. La Giunta non avrà posto argomenti di spessore rilevante, ma anche l'opposizione cosa ha presentato? Interrogazioni sulla biblioteca (banale perchè veniva solo richiesto il rispetto di norme e leggi in materia), su parcheggi un po' qua e un po' là in città, sulla scomodità delle poltrone al teatro Tirinnanzi, su un'area cani (praticamente già sistemata) e poi mozioni sugli ascensori della stazione (previsti 25mila euro per una sistemazione, speriamo, definitiva) e sulle problematiche delle lunghe liste d'attesa delle prestazioni di specialistica ambulatoriale (accolta tra l'altro la richiesta di convocare l'assemblea dei sindaci del distretto).

Quando una "vera" delibera? Quando una interrogazione, una mozione, un ordine del giorno di spessore? Attendiamo con pazienza…

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Aprile 2018
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