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Ecco la nuova Sanità lombarda

La nuova ASST dell'Ovest Milano mette insieme i servizi della Asl Milano1 con i servizi della attuale Azienda Ospedaliera di Legnano - Magenta... Busto e Gallarate insieme, Tradate con Varese

La Regione Lombardia dalle 22,30 di ieri sera, mercoledì 5 agosto, ha nuove regole per la Sanità. La prima parte della riforma è stata approvata con il voto favorevole del centrodestra. Contari Pd, Patto civico e M5S.  La riforma introduce la possibilità di istituire l'assessorato unico al Welfare e la trasformazione delle aziende ospedaliere in Asst (Aziende sociosanitarie territoriali) con la riduzione da 15 Asl a 8 Ats (Agenzie di tutela della salute). 

Le ATS sono quelle dell'Insubria (Varese e Como), Brianza (Monza e Lecco), Bergamo, Brescia, Pavia, Val Padana (Cremona e Mantova), Città Metropolitana (Milano e Lodi) e quella della Montagna (Sondrio, Valtellina e Valcamonica).

La legge istituisce inoltre 27 ASST (Aziende socio sanitarie territoriali): quella relativa al nostro territorio è stata denominata, su proposta del consigliere Del Gobbo, ASST dell'Ovest Milanese.

Alle ASST spetterà il compito di erogare le prestazioni sanitarie e socio sanitarie: dovranno garantire le prestazioni e le cure territoriali in sinergia con gli ospedali che confluiranno nelle Aziende stesse. Ogni ASST avrà un direttore generale unico, ma al proprio interno sarà suddivisa in due strutture tra loro distinte che avranno gestione e bilanci separati: il Polo ospedaliero affidato a un direttore sanitario e la Rete territoriale affidata a un direttore sociosanitario. 

“Avevo assunto un impegno preciso con il territorio del magentino, abbiatense e alto milanese: mantenere la rete virtuosa fra gli ospedali di Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono, confermando le eccellenze e sviluppandone le peculiarità – così il capogruppo NCD in Regione Lombardia, Luca Del Gobbo. Con la legge che abbiamo approvato ieri in Consiglio regionale, questo impegno è stato mantenuto. La classica azienda ospedaliera diventerà l’ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) dell’Ovest Milanese, con le stesse strutture ma con concreti strumenti di sviluppo. Nonostante sul percorso si sia frapposto qualche ostacolo, ce l’abbiamo fatta. Il nostro territorio manterrà la sua rete sanitaria, continuerà a garantire servizi di primo livello e attrarre pazienti anche da altre province e regioni, produrrà prestazioni ospedaliere di assoluta qualità alle quali si aggiungeranno programmi di assistenza territoriale senza precedenti”.

“Abbiamo compiuto un altro passo avanti per difendere la libertà di scelta – aggiunge Luca Del Gobbo –  migliorare ulteriormente l’eccellenza lombarda apportando notevoli risparmi e prendersi cura dei pazienti con un occhio di riguardo alle categorie più fragili. Questi i punti salienti della legge di evoluzione del sistema socio-sanitario lombardo, per la cui stesura il Nuovo Centrodestra ha fornito un contributo determinante”.

È con le ASST, dunque, che avranno a che fare dunque i cittadini. Il consigliere regionale Carlo Borghetti, del Pd, è membro della Commissione Sanità e ha seguito tutto l'iter della riforma, partecipando anche al Tavolo ristretto tra le minoranze e la maggioranza negli ultimi due mesi: "Posso comunicare con grande soddisfazione, da consigliere regionale del territorio – il primo commento di Borghetti – che con la riforma sanitaria è stata creata la nuova azienda che mette insieme i servizi della Asl con i servizi della attuale Azienda Ospedaliera di Legnano-Magenta, sotto una unica direzione per tutto il territorio dell'Alto Milanese, valorizzando anche i presidi di Cuggiono e Abbiategrasso e i relativi servizi territoriali. Avere definito la autonomia per questa ASST, e non aver inserito questo territorio in aggregazioni più ampie, consentirà una difesa e un rilancio dei servizi per la salute dei cittadini. Ho lavorato molto per questa soluzione che preservasse l'autonomia del territorio Alto Milanese da una parte e di quello rhodense dall'altra, in sintonia anche con colleghi di Maggioranza come Luca Del Gobbo". Tutte le nuove aziende saranno inserite nella Agenzia per la Tutela della Salute, ATS, della Città Metropolitana, e il nuovo sistema, nelle dichiarazioni della Regione, dovrà partire dal primo gennaio 2016.

Aggiunge Borghetti: "Come opposizioni unite (Pd, 5 Stelle e Lista Ambrosoli) abbiamo ottenuto anche l'esenzione dei ticket per visite ed esami per chi ha fino a 30mila euro annui di reddito familiare, e siamo anche riusciti a mettere delle barriere al malaffare in sanità e garanzie importanti per la qualità delle cure, oltre ad aver rafforzato la prevenzione e introdotto premialità per chi effettua le prestazioni migliori. Rimane però una legge a metà, non avendo ricompreso i temi della salute mentale, del rapporto con le Università, con il Terzo Settore e altri elementi importanti". 

"La trasformazione da AO ad ASST– afferma invece Carolina Toia, consigliera legnanese del gruppo “Maroni Presidente” –  non deve essere letta come un ´declassamento´, tutt´altro. Essa va infatti nella direzione di un miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, grazie ad una razionalizzazione delle risorse, evitando così sprechi e riducendo le spese delle prestazioni assistenziali. Grazie a questa riforma, inoltre, si passerà dalla "cura" al "prendersi cura" del paziente, anche a domicilio. Il percorso per arrivare all’approvazione di questa riforma è stato il frutto di un lungo e costante confronto tra le varie forze politiche, assolutamente necessario per dare alla Lombardia una legge che garantirà servizi più efficienti e meno costosi, in grado di rispondere alle nuove esigenze della popolazione".

"Questa legge di riforma – ha spiegato invece il governatore Maronie' coerente con i due principi base del 'Libro bianco', ovvero la liberta' di scelta per il cittadino e il passaggio da curare il malato a prendersi cura del malato. Con la riforma,  riduciamo i costi senza chiudere ospedali o le prestazioni, e infine investiamo questi risparmi, complessivamente superiori ai 300 milioni di euro, che verranno reinvestiti nel sistema socio sanitario per ridurre i ticket, le liste di attesa e le rette delle Rsa".

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Agosto 2015
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