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Mamma si diventa, genitore pure

Un convegno con il dr. Castiglioni e la dr.ssa Vergani ha fatto il punto sui disturbi perinatali...

Oramai da sei anni la dottoressa Lorena Vergani  organizza e porta avanti il progetto finanziato dalla Regione Lombardia per combattere i disturbi perinatali. La psicologa e il capo dipartimento Pierluigi Castiglioni ritengono problemi emergenti i disturbi depressivi delle donne durante i primi mesi dopo il parto. La sofferenza depressiva post-parto può causare conseguenze notevoli e addirittura difficilmente curabili.

Durante il percorso i responsabili hanno deciso di cambiare il nome all’iniziativa per depsichiatrizzare il progetto, rendendo così più umana l’esperienza: da “Programma depressione post-parto”, si è passati a “Mamma si diventa, genitori pure”.

Martedì 9 giugno, la psicologa Lorena Vergani, il capo dipartimento Pierluigi Castiglioni e il direttore generale dell'ospedale dott.ssa Carla Dotti, hanno tenuto un convegno per presentare dati, problemi e fatti che gravitano attorno al problema dei disturbi perinatali.

Vergani e Castiglioni, supportati dalle analisi di uno studioso, hanno voluto sottolineare che “genitori si diventa, non è un cambiamento naturale, dovuto a un fattore biologico; la consapevolezza del ruolo che si investe non viene acquisita, ma maturata nel tempo”.

“Si deve lasciare un ruolo, quello di figlio, per investirne un altro, quello di genitore. Questo cambiamento porta incertezza e, data la sua importanza, l’insicurezza si può trasformare in qualcosa di più” ha spiegato il capo dipartimento. Mentre la psicologa ha affermato: “I nostri obiettivi sono l’informazione e la sensibilizzazione: è importante, tra le altre cose, che i genitori sappiano quanto impegno serva, non solo nel crescere un figlio, ma anche nel decidere di diventare genitori.

 “In passato la maggior presenza di famiglie allargate permetteva che i bambini crescessero insieme; mentre oggi i genitori, avendo meno figli, tendono ad aumentare l’attenzione verso ogni singolo momento della vita di questi. Inoltre, diventando genitori in età più adulta, sempre più spesso viene a mancare la figura dei nonni, che possono contribuire meno efficacemente ad aiutare le neomamme e i neopapà” ha spiegato la dottoressa; dunque è semplice sentirsi inappropriati e cadere in depressione. Non è di certo il caso, però, di farsi problemi, il primo passo è combattere il pregiudizio! I genitori, chiedendo aiuto, non devono ritenersi inadeguati, ma semplicemente persone che hanno bisogno di un supporto per far fronte a una sofferenza transitoria; ottenendo maggiori informazioni che potrebbero aiutarli nel loro nuovo ruolo.

“Si deve parlare di questi disagi” ha aggiunto il direttore generale dell’ospedale, la dr.ssa Carla Dotti. In televisione, sui giornali e le riviste, ci presentano donne fisicamente perfette anche dopo il parto, mai stressate e radiose in ogni momento: ma è davvero così?

“No! Le donne in gravidanza (o post-gravidanza) non sono sempre belle e sempre contente, questo mito è da sfatare” hanno affermato Vergoni e Castiglioni, spiegando che dopo il parto cambiano molte dinamiche della vita quotidiana, poiché alla sfera famigliare si aggiunge un individuo che, per un certo periodo, ha costante bisogno di attenzioni.

A Legnano si è sparsa la voce tra le mamme che hanno partecipato al corso pre-parto. Sono ormai 85 le persone in cura e molti genitori, pur non presentandosi, telefonano per informazioni.

Conclude la dottoressa Dotti: "L’infelicità è umana, si ha tutto il diritto di essere infelici, ma deve prevalere il dovere di trovare la felicità, soprattutto se c’è qualcun altro con cui condividerla."

Elisa Gallo Stampino

Redazione
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Pubblicato il 09 Giugno 2015
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