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Il sogno di Centinaio: portare la biblioteca nell’ex Manifattura

Questo il desiderio del sindaco di Legnano pronto a trattare per l'acquisto della parte storica... Meno consumo di suolo con la variante di Pgt

Rigenerare la città. Uno dei pilastri della variante di Pgt, adottata il 4 ottobre dal consiglio comunale, è proprio riutilizzo delle aree dismesse che caratterizzano Legnano. Tra queste rientra anche la ex Manifattura di Legnano, dove il sindaco, Alberto Centinaio, ha confermato di avere un sogno: portare nell'archeologia industriale la biblioteca cittadina. Già in consiglio comunale il primo cittadino aveva espresso la volontà di acquistare l'immobile: «il Comune di Legnano, se non interverranno nuovi ostacoli dal Patto di stabilità, acquisterà la Manifattura di Legnano»Queste le parole pronunciate in quella sede, in cui non aveva parlato di alcun  progetto per una rivisitazione della storica area industriale di via Lega.

Oggi, 7 ottobre, a margine della conferenza stampa sulla variante di Pgt, Centinaio ha invece manifestato quello che sarebbe il suo desiderio: «Non vi nascondo che il sogno di acquistare la Manifattura e metterci la biblioteca, e non solo, con tutto un contorno, risponde alla mia idea di città – ha ribadito il sindaco – una città attrattiva, che lo deve diventare sempre di più puntando su cultura e servizi. Questa operazione la metto nella categoria delle possibili progettualità».

Un progetto che però deve prima superare alcuni step: «L'idea – ha spiegato Centinaio – non è una fantasia del sindaco che una mattina si è svegliato pensando di acquistare l'immobile. Ci devono però essere alcune condizioni: prima di tutto, dobbiamo essere certi che ci siano le risorse finanziarie (il costo complessivo era di 13milioni, poi ribassato dopo i bandi andati a vuoto) ed è fondamentale la piena condivisione sull'operazione da parte della coalizione. Bisogna poi dargli una precisa destinazione d'uso. Non so se avrò le chance per trattare con il liquidatore ma questo è quello che vorrei potesse venire realizzato». 

Il Comune punta ai fabbricati storici, quelli vincolati dalla Sovraintendenza, che costituiscono il cuore centrale della fabbrica in disuso, non all'intero stabile. In questo modo si darebbe la possibilità al liquidatore di operare sulla parte non vincolata e allo stesso tempo si andrebbe a sgravare Finmeccanica dal vincolo della biblioteca. Ed è proprio su queste basi che il sindaco vorrebbe affrontare il dialogo con il liquidatore, che però non ha visto di buon occhio la messa a vincolo dell'archeologia industriale. 

«Prima ancora della sovrintendenza sono stati i legnanesi a mettere un vincolo sulla manifattura – ha poi aggiunto l'assessore all'urbanistica Antonio Ferrèdimostrando il loro interesse per  la storia e per le tante manifestazioni culturali organizzate al suo interno. La rigenerazione urbana è uno dei pilastri di questa variante e il recupero delle aree dismesse gioca un ruolo fomndamentale per lo sviluppo della città». 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Ottobre 2016
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